Schianto mortale a Mareno, perizia sulla velocità

Inchiesta per omicidio colposo sull’incidente in cui ha perso la vita il motociclista. L’automobilista non aveva bevuto

MARENO. La Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente stradale che domenica in via Padova a Cornuda è costato la vita a Manuel Delfino, 39 anni, residente a Mareno, che viaggiava in sella a una Honda. Sono già stati sequestrati i mezzi coinvolti e l’obiettivo è capire la velocità cui viaggiava l’Honda al momento dell’impatto contro una vecchia Mercedes 280E. I test alcolici cui è stato sottoposto il conducente dell’auto, che risulta formalmente indagato, sono risultati negativi: il 70enne di Piombino Dese non aveva bevuto.

Allegranzi Cornuda incidente mortale moto contro auto
Allegranzi Cornuda incidente mortale moto contro auto

La dinamica dell'incidente. L’incidente è avvenuto a Cornuda all’altezza del negozio Valeri Sport. Manuel Delfino era con un’amica. L’uomo, titolare di un negozio di elettronica a Conegliano, il “Pc Why Not”, faceva anche il disc jokey. La coppia aveva deciso di fare un giro in moto, dandosi appuntamento con altri amici. La moto si è trovata davanti all’improvviso la Mercedes 280E. L’automobilista, secondo il racconto di alcuni motociclisti, in quell’istante stava facendo un inversione di marcia sul piazzale d'ingresso del negozio di articoli sportivi. Con ogni probabilità il quarantenne pensava di schivare in tempo la vecchia auto d’epoca invece l'impatto tra i due mezzi è stato inevitabile. Nello schianto la moto è finita sull'asfalto piegandosi accanto al veicolo e Delfino, sbalzato dalla moto, è finito sotto l'auto morendo sul colpo. La donna - ventotto anni, Milena Baro di Arcade, argentina di origine - dopo un volo di alcuni metri è andata a sbattere contro un palo della luce perdendo nello schianto anche il casco. Gravissime le sue condizioni: la giovane è stata portata al Ca’ Foncello in elicottero. L’uomo alla guida della vecchia Mercedes stava recandosi a un raduno di auto storiche. Sarà ora la Procura di Treviso a fare chiarezza sull’esatta dinamica di quanto accaduto. Sarà in particolare fondamentale capire l’esatta velocità cui viaggiava la moto perché, nel caso in cui fosse stata oltre i limiti di velocità, all’automobilista non può essere contestata la mancata precedenza. Per questo saranno decisivi i rilievi sui mezzi che sono stati sequestrati.

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