Schianto con 3 morti, lutto a Motta

Lavorava alla Bonlex una delle vittime del tremendo incidente di Orcenico (Pn)

MOTTA DI LIVENZA. Un guardrail divelto e, accanto, un mazzo di fiori. In piedi alcuni ragazzi, volti sconvolti e rigati di lacrime, per un silenzioso addio a tre amici che non ci sono più. E’ qui, in una delle curve maledette della statale Pontebbana a Orcenico Inferiore (Zoppola) che all’alba di ieri hanno perso la vita Sandy Gorgato, parrucchiera non ancora ventenne di Villotta di Chions, Ramazan, Gianni per gli amici, Koni, operaio elettricista di vent’anni che lavorava alla Bonlex di Motta di Livenza, e Eriseldo Gjini, diciannove anni, entrambi residenti a Prata e di origini albanesi. Amici da tempo Ramazan Koni, Eriseldo Gjini e Sandy Gorgato rientravano a casa dopo aver trascorso insieme la serata in discoteca. Erano quasi le cinque quando la Golf Volkswagen nera, condotta da Koni, sta percorrendo quel tratto della Pontebbana che da Casarsa porta a Pordenone. Ma la corsa si ferma contro il guardrail di sinistra della carreggiata dove la Golf va a schiantarsi. Un impatto violentissimo che provoca la morte immediata di Koni, bloccato sul sedile del guidatore dalla cintura di sicurezza. Sandy, che si trova al suo fianco e che non aveva la cintura, viene sbalzata sul sedile posteriore. Gjini, che era seduto dietro, anche lui senza cintura, vola sull’asfalto. E’ un automobilista in transito che allerta i soccorsi. Sul posto arrivano due ambulanze del 118 e i vigili del fuoco che estraggono i corpi di due dei tre giovani dai rottami della Golf. Ma per Koni e Gjini non c’è nulla da fare: sono molti nell’impatto. Sandy, invece, è ancora viva. I sanitari cercano di stabilizzarla e poi partono per una corsa disperata verso il Santa Maria degli Angeli. E’ al pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone che la ragazza cessa di vivere pochi minuti più tardi a causa dei gravissimi. E oggi sarà un rientro dal lavoro decisamente diverso quello nella sede di Motta della Bonlex Europe, colosso giapponese dei semilavorati di plastica. Qui aveva trovato lavoro da qualche tempo colui che guidava l'auto all'alba di ieri, Ramazan “Gianni” Koni. A Motta, nella sede di via Friuli 35, Gianni lavorava come elettricista. (r.p.)

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