Schianto col paracadute, si salva per miracolo

Un ventottenne è precipitato al suolo a causa di una manovra errata. Soccorso e ricoverato con numerose fratture, il giovane se la caverà

SALGAREDA. Una manovra sbagliata poteva costare la vita, ieri pomeriggio, ad un ventottenne paracadutista di Camponagara, in provincia di Venezia. Era al suo terzo lancio della giornata quando, ad una ventina di metri da terra, ha commesso la leggerezza di compiere un’inversione a U, che l’ha spinto a grande velocità verso il suolo. Il ragazzo, F. C. le sue iniziali, per fortuna non ha mai perso conoscenza dopo l’impatto con il terreno in via Francesco Baracca a Salgareda. Sul posto è immediatamente arrivata un’ambulanza del Suem che ha prelevato il ventottenne e l’ha trasportato al Ca’ Foncello. Ieri pomeriggio è stato immediatamente operato per ridurre le fratture riportate al femore e al bacino. «Poteva andare decisamente peggio», ha detto Brunone Bellingardo, direttore della scuola di paracadutismo e fondatore della scuola di Salgareda.

Il ventottenne era conosciuto e considerato un esperto nell’uso del paracadute. Alle spalle aveva infatti diversi lanci e ieri, poco dopo le due del pomeriggio, era già al terzo. Assieme ad altri nove compagni, si era gettato da 4.500 metri d’altezza. Mentre stava scendendo, ha commesso una manovra considerata pericolosa dagli stessi esperti. Giunto ad una ventina di metri da terra, con il paracadute aperto, ha compiuto una manovra ad U stretta. Questa è infatti vietata sotto i cinquanta metri perché non c’è lo spazio fisico per effettuare la frenata.

L’impatto con il suolo è stato terrificante. «Stavo seguendo quel lancio - spiega Brunone Bellingardo - e sono stato il primo a raggiungerlo quando è arrivato a terra. Credo che il ragazzo, nonostante sia una persona esperta, abbia compiuto un errore. La vicenda poteva avere un epilogo decisamente più tragico». Chi ha assistito alla caduta ha immediatamente chiamato il Suem 118 che ha mandato sul posto un’ambulanza. Per fortuna il ventottenne non ha mai perso conoscenza. E’ sempre rimasto lucido e sveglio, nonostante i dolori provocati dalla diverse fratture riportate soprattutto al bacino.

Il paracadutista è stato trasportato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è stato immediatamente sottoposto ad un’operazione chirurgica per ridurre le numerose fratture. «Era da una decina d’anni che non si verificavano fatti del genere - sottolinea Bellingardo - purtroppo questo genere di incidenti possono accadere in qualsiasi momento. Nel caso specifico credo si possa parlare di un errore tecnico da parte del ragazzo che ha compiuto una manovra che, all’altezza in cui si trovava, sapeva essere troppo pericolosa».

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