Scende in campo l’ex sindaco Gomierato «Ho lasciato una città sana, non è più così»

A dieci anni dal suo ultimo mandato, l’ex sindaco Maria Gomierato scende nuovamente in campo. Correrà con una lista civica insieme a Grazia Azzolin, ex leghista che ha lasciato la maggioranza dopo una lunga stagione di dissidi con la giunta Marcon. Gomierato e Azzolin saranno le protagoniste di un polo civico che avrà come motto “Castelfranco Riparte”. Ma con quale candidato sindaco? «Stiamo concludendo alcuni ragionamenti», – dichiara Gomierato, «a presto sceglieremo il nome». Ma tutto fa pensare che potrebbe essere proprio lei a giocarsela con Stefano Marcon (Lega-FI), Sebastiano Sartoretto ( “Castelfranco Merita”, coalizione di centro sinistra), Pier Antonio Nicoletti (FdI) e probabilmente un candidato del M5S, visto che i grillini hanno assicurato la loro partecipazione alla campagna elettorale.
Quello che doveva essere un “tridente rosa” si è quindi trasformato in un tandem, dopo l’annuncio di Tiziana Milani di non candidarsi né a sindaco né a consigliere comunale per motivi strettamente personali. «Ma Tiziana sarà sempre della partita», dice Gomierato, «è proprio con lei che è cominciato un percorso insieme circa la valutazione della situazione politica e la condivisione delle cose da fare. Torno all’impegno diretto ancora con una civica: ed è stato bello trovare questa affinità con Tiziana Milani e Grazia Azzolin. Il progetto è in fase di definizione come anche la lista: una bella squadra di persone». Tra queste ci saranno consiglieri comunali in carica, ma anche volti nuovi.
Dopo avere governato Castelfranco per dieci anni, Maria Gomierato non ha mai smesso di interessarsi alla città, come testimoniano le sue prese di posizione sul futuro dell’ospedale, sulla scuola di San Floriano, sullo sviluppo degli edifici commerciali, sempre in netto contrasto con la maggioranza.
Castelfranco è stata anche al centro dei suoi studi universitari, iniziati nel 2012 e conclusi nel 2016 con la laurea in Scienze Politiche all’Università di Padova con una tesi sull’attività delle amministrazioni castellane durante la prima guerra mondiale, poi sviluppata nel libro “Guerra e pace in Consiglio comunale”. Insegnante di professione, è stata la fondatrice insieme al marito Sergio Dallan della Dallan spa, azienda leader nella realizzazione di macchine profilatrici con 150 dipendenti, 32 milioni di euro di fatturato, oltre 450 clienti e più di 3.000 impianti già installati nel mondo. È anche cavaliere del lavoro e impegnata come vicepresidente provinciale dell’Unci (Unione nazionale cavalieri d’Italia). Il suo rientro in politica lo spiega così: «Ho lasciato nel 2010 una città rifiorita», afferma, «Castelfranco era ai vertici in Italia per qualità della vita. Ho lasciato un ospedale gioiello all’attuale amministrazione, e ce lo hanno svuotato. Ho lasciato l’ultimo anno un tesoretto di liquidità, un milione di incassi grazie alla Mostra di Giorgione che ha portato 140mila persone nei primi quattro mesi del 2010 in città, ma non ho visto da parte delle amministrazioni che sono subentrate alcun progetto di sviluppo per Castelfranco. E adesso? Abbiamo perso ruolo, peso e troppi servizi. Superare l’isolamento in cui è finita Castelfranco è un imperativo, dobbiamo tornare a fare rete con gli altri comuni per recuperare centralità in questa area così importante del Veneto. Abbiamo tante progettualità da mettere in campo su cui siamo pronti a rimboccarci le maniche».
Con Grazia Azzolin, Maria Gomierato ha scoperto di avere in comune il dinamismo e la voglia di fare progetto concreti. «Sono entrata in Consiglio comunale sui banchi della maggioranza con la Lega», spiega Azzolin. «Continuo a mantenere i miei ideali e principi, ma per responsabilità ho dovuto prendere le distanze da quest’amministrazione incapace di creare occasioni di sviluppo. Ho lottato all’interno della squadra di maggioranza per cercare di attivare nuovi progetti, trasformando grazie al volontariato il cortile del teatro Accademico, che era ridotto a parcheggio , in arena per spettacoli. Ho insistito con la proposta di attivare il controllo di vicinato per rafforzare la sicurezza. Ma quest’amministrazione non ha colto il mio appello. Troppi i “non si può fare” che ho sentito. Serve una squadra nuova, di persone appassionate che abbiano a cuore non la propria carriera politica ma la città». —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso