Scardellato (Lega) «Noi non siamo una sfigata civica»

«Votatemi perchè non sono una sfigatissima lista civica, ma ho tutta questa squadra alle spalle». Maria Scardellato ha concluso domenica sera con una provocazione il comizio in piazza del Foro Romano con i big del Carroccio: Matteo Salvini, Luca Zaia e Toni Da Re. Poco prima, la Scardellato si era incontrata con Salvini davanti all'ex caserma Zanusso nel tentativo di visitare la struttura.
«Sono l'onorevole Salvini», ha detto al citofono della caserma il leader della Lega, «posso avere accesso alla struttura?». Dopo una lieve esitazione, dal citofono è stato riferito che non sarebbe potuto entrare. Senza scomporsi Salvini è risalito in auto, mentre lungo via Maggiore di Piavon cominciavano a fermarsi numerosi curiosi, alla volta del centro di Oderzo dove lo aspettavano circa un migliaio di persone. Il siparietto ha coinvolto, loro malgrado, anche due migranti ospiti della caserma che dovevano rientrare. Nel dubbio che Salvini potesse infilarsi nel cancello aperto, dalla caserma hanno preferito tenere chiuso in attesa che se ne andasse. Tra i due ragazzi africani e Salvini non c'è stato alcuno scambio di battute. Salvini è giunto in piazza mentre stava parlando Zaia e con uno smartphone ha ripreso la piazza. «Facciamo vedere a Renzi la marea di gente che c'è in piazza a Oderzo», ha commentato Salvini durante le riprese aggiungendo: «Visto che la Rai non fa vedere piazze come questa, le faccio vedere io in diretta su facebook». Poi ha preso il microfono ed è partito appunto dai profughi, la questione che in questi mesi più scotta a Oderzo. «Non è normale», ha esordito Matteo Salvini, «come abbiamo fatto noi un quarto d'ora fa, che un cittadino di Oderzo suoni al campanello della caserma e la caserma abbia posti e soldi da raccogliere centinaia di immigrati e non centinaia di veneti che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Il sindaco di Oderzo della Lega per le donne e i bambini che scappano dalla guerra la porta la apre. Per le donne e i bambini che scappano dall'Isis, dalle bombe, dai taglia gole casa mia è casa loro, su questo non ci piove, ma io di donne e bambini in giro ne vedo pochi. Sappiamo dai numeri che tra tutti quelli che stiamo mantenendo in giro per l'Italia, quelli che verranno certificati rifugiati politici in fuga dalla guerra non arrivano ad essere 10 su 100». Con Salvini e Zaia, Maria ”Muli” Scardellato ha dato il via al rush finale della sua campagna elettorale. In chiusura di comizio la Scardellato ha affermato: «Votatemi perchè io mi impegnerò tantissimo e anche perchè non sono una sfigatissima lista civica, ma ho tutta questa squadra alle spalle».
Presenti domenica sera sul palco della Lega anche i sindaci leghisti del territorio, a cominciare da Andrea Susana in cerca di riconferma, praticamente certa, a Portobuffolè, l'altro Comune dell'Opitergino che va al voto.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso