Individuato lo scarabeo giapponese a Riese: scatta l’allarme per le coltivazioni
Il servizio fitosanitario lancia l’allerta per la presenza dell’insetto. Si tratta del primo avvistamento in Veneto. Cautela della Coldiretti: «Aspettiamo conferme dal Crea». Pronte le misure di prevenzione

Evitare inutili allarmismi, ma contemporaneamente prestare la massima attenzione: al momento è questa la strategia messa in atto per contrastare il cosiddetto scarabeo giapponese - o popilia Japonica - , un insetto che rischia di mettere in crisi l’agricoltura. In particolare quel settore, come il florovivaismo, che prevede il trasferimento di piante intere e quindi una maggior diffusione.
L’identificazione
Si può ben capire dunque la precauzione dopo che un esemplare, ancora il 24 giugno, è stato rilevato a Riese e segnalato al Servizio Fitosanitario Regionale che ha immediatamente attivato lo stato di allerta: ma soprattutto avviato le verifiche per confermare o meno la presenza di questo insetto, con l’impiego di specifiche trappole.
«L’argomento è assolutamente delicato, perché si tratta di una specie che si nutre di circa trecento varietà diverse di piante e non ha competitori a livello ambientale, quindi con una alta potenzialità nociva. Il problema esiste in altre regioni italiane, ma normalmente non in Veneto - spiega Francesco Faraon, vicedirettore di Coldiretti Treviso - e riguarda ovviamente tutto il settore agricolo, ma anche quello dell’apicoltura. Al momento occorre però ribadire che non ci sono state segnalazioni verificate, quello di cui parliamo al momento è solo di una sospetta presenza che deve essere ancora confermata dall’organismo competente che è il Crea - Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente di Firenze».
La prevenzione
Si è dunque in attesa di un responso che tolga tutti i dubbi a riguardo di quella che finora è solo una segnalazione. Questo anche in virtù delle misure di prevenzione che prevedono la definizione di un’area del raggio di un chilometro più di un’altra area cuscinetto di 5 chilometri dove le piante intere non sono trasferibili.
Particolare questo che interessa prioritariamente il settore florovivaistico, che ha una decisiva importanza economica nell’area dove pare sia apparso lo scarabeo giapponese.
Le caratteristiche
Si tratta di un insetto riconoscibile per il corpo di forma ovale e di dimensioni variabili da 8 a 11millimetri di lunghezza e da 5a 7 millimetri di larghezza, con colore di fondo verde brillante mentre le elitre (ali anteriori) sono bronzee, con presenza di ciuffi di peli bianchi (5 ai lati terminali dell’addome e 2 più ampi sulla parte terminale delle elitre).
Lo scarabeo giapponese si nutre prevalentemente di piante di melo, pesco, piccoli frutti, vite, graminacee, tiglio, acero, rosa, il rampicante Parthenocissus, la specie Oenothera, mais, soia: gli adulti danneggiano le foglie, lasciando intatta solo la nervatura centrale, mentre le larve provocano danni alle radici sotto la superficie.
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