Savno corteggia Coal per lo smaltimento dei tralci delle viti

Boccata d’ossigeno per la cooperativa agricola in difficoltà Il presidente De Luca: contatti informali, serve una perizia 





Potrebbe pensarci Savno a dare un po’ di ossigeno alla Cooperativa Agricola Livenza, la Coal azzoppata in maggio dalla scomparsa del suo direttore Ezio Martin e che ora si trova in difficoltà. Nei giorni scorsi, l’azienda guidata da Giacomo De Luca ha avviato una serie di contatti informali con la dirigenza della cooperativa di Motta di Livenza per avere informazioni sulla possibilità che la partecipata acquisti un ramo d’azienda di cui Coal ormai non fa mistero di volersi disfare. Nel dettaglio, ad interessare a Savno è lo smaltimento dei tralci di vite, un servizio che oggi non può erogare, ma la cui attivazione è richiesta a gran voce da tutto il mondo della viticoltura. Sul prezzo con cui la ditta di Conegliano vorrebbe chiudere l’operazione non si sa nulla. «Essendo una partecipata, prima abbiamo bisogno di una perizia giurata», spiega il presidente De Luca. Ad entrare in modo più particolareggiato nelle pieghe della manovra è il presidente del Consorzio Igiene del Territorio (Cit), il senatore leghista Gianpaolo Vallardi. «Coal è in difficoltà e ci è stato chiesto se ci sia qualche attività che possa interessarci», dice il numero uno del Cit, «Quello dello smaltimento dei tralci di vite è un grosso problema per gli agricoltori e proprio per questo motivo stiamo valutando l’acquisto del ramo d’azienda». Coal continuerebbe a occuparsi di essicazione e stoccaggio di cereali e del loro commercio, mentre Savno inizierebbe a smaltire autonomamente i tralci di vite. «Non si è ancora parlato di prezzi: al momento abbiamo solo offerto a Coal la nostra disponibilità. La cooperativa raduna molti soci e Savno è un’importante realtà all’interno del Trevigiano. In questo modo vogliamo dare un aiuto in risposta a un problema del territorio», conclude Vallardi. Dalla Coal confermano l’interesse di Savno all’acquisizione del ramo d’azienda, ma fanno anche presente di aver ricevuto diverse manifestazioni d’interesse da parte di altre realtà intenzionate a far propria la possibilità di smaltire i tralci di vite. Al momento nessuno di questi contatti si è trasformato in un’offerta vera e propria: molti chiamano il centralino della cooperativa con sede a Motta, in via Meduna, solo per avere informazioni.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso