Sartoretto contro tutti «Vicesindaco ingrato»

CASTELFRANCO. Pro loco, non si placano le polemiche in vista dell’assemblea del 20 marzo quando sarà eletto il nuovo direttivo: a replicare alle dichiarazioni del vicesindaco Gianfranco Giovine e alla “chiamata a raccolta” di Alessandro Coppo per rinnovare i vertici dell’associazione è lo stesso presidente dimissionario Gaetano Sartoretto. Durissimo sferra un attacco contro tutto, partendo dal vicesindaco che, a suo dire, «straparla». «Stupisce la statura politica del nostro vicesindaco che invece di occuparsi dell'ospedale, della smobilitazione di Ematologia e dei tanti più gravi problemi della città si dedica a demolire l'attuale Pro loco», accusa dalla piazza di Facebook, «Nemmeno è bene informato su quanto dice giacché la “prenotazione” di Maggio Motori risale a dicembre, prima delle dimissioni e la campagna soci viene fatta dalla Pro loco, ogni anno, attraverso le nostre pubblicazioni; certo non alimentata dall'attuale ingiustificato clamore mediatico e dagli interessi di partito, oggi resi evidenti dal suo intervento, dai quali ci siamo sempre mantenuti estranei. È addirittura offensivo quando parla di “sistemazione” dei bilanci: quelli della Pro loco sono sempre stati in ordine. Conferma poi il suo “garbo” inventandosi i “capricci della dirigenza” addirittura “poco attenti ai bisogni della città” dimenticando gli elogi rivoltici dal suo sindaco. È evidente che mancando di argomenti, straparla. Quanto alle affermazioni di Coppo, che non è né è mai stato socio della Pro loco, forse confonde gli interessi della sua bottega con quelli della città. Dopo anni di attività veniamo “ringraziati” in modo ingiurioso». «Nessuno ha mai messo in dubbio i meriti della Pro loco», replica Giovine, «ho semplicemente preso atto degli ultimi fatti in relazione ai rapporti tra amministrazione e questa associazione. Sui problemi della città, rassicuro Sartoretto: se ne stanno occupando in prima persona il sindaco e la giunta, tra cui il sottoscritto». E non fa mancare il suo intervento anche il barista Alessandro Coppo: «Non ho fatto il benchè minimo riferimento alle attività della Pro loco, non ho criticato il consiglio uscente né insultato nessuno. Pochi giorni fa ho scritto che le colpe del “divorzio” tra Pro loco e Comune non possono stare da una sola parte, ma che bisogna andare avanti. Ho detto che i castellani, in particolari i giovani, hanno la possibilità di prendere in mano la situazione, visto che tutti si lamentano che questa è una città per vecchi. Risultato: sono accusato di fare gli interessi della mia bottega. Ottimo esempio di apertura mentale».
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