San Liberale, addio a don Romano
E' stato l'amato fondatore della chiesa del quartiere

Don Romano Roncato
Grande cordoglio martedì tra i cittadini di San Liberale per la scomparsa di don Romano Roncato, fondatore della chiesa cresciuta alle porte di Treviso. Un'icona per i residenti, fondatore della comunità nella quale arrivò nel 1961, rimanendo poi fino al 1998. Anni, quelli degli inizi, rivelatisi duri per il prete nato nel 1918 a Vedelago, paese in cui verranno tumulate le spoglie il prossimo venerdì, accompagnate dalla cerimonia celebrata alle 10 alla chiesa di San Liberale dal vescovo Gardin. «Abbiamo vissuto insieme gli anni della costruzione di San Liberale - racconta don Giogio, oggi parroco del Duomo - Il quartiere non esisteva ancora, stava crescendo il villaggio coordinato, fatto di poche strade. Lì arrivavano molti trevigiani, da quelli che avevano avuto la casa bombardata, ai miliari fino a chi si era visto assegnare un alloggio popolare. Si trattava di famiglie giovanissime, sulle quali è stata costruita la parrocchia». In 37 anni don Romano si è dedicato anima e corpo alla cura delle anime e alla costruzione della chiesa, a cui è seguita la canonica e il campo sportivo. Tutte strutture attorno alle quali si è fatta sempre più fitta la presenza di abitazioni, sprovviste però dei servizi essenziali. «Sono state tante le battaglie che don Romano ha dovuto combattere - racconta il parroco trevigiano - Si è speso senza riserve per avere le strade che collegassero bene le case alla città, dividendo tutto il suo tempo tra l'insegnamento dell'Itis di Lancenigo e la comunità. Una persona che ha basato tutto il suo operato sulle relazioni, rivelatosi una guida molto cordiale, attento alle persone, che andava al mercato e teneva banco con tutti. Possiamo dire che fosse quindi impegnato politicamente, vista la carica che metteva nel suo sacerdozio. Del resto era arrivato dal 48 e la guerra lo aveva segnato come molti trevigiani, decisi a ricostruire la propria comunità». Grazie al suo cappellano, San Liberale uscì nel tempo dal suo isolamento, accrescendo i suoi abitanti. Negli ultimi anni il prete non ha mai cessato di offrire il suo aiuto, partecipando alle attività della diocesi di Treviso e visitando le suore della casa di riposo di Santi Quaranta. «E' una delle figure più conosciute nella diocesi, basta andare tra le gente e vedere quanti sono quelli che conservano un vivo ricordo di don Romano. San Liberale era un satellite isolato che ha avuto la fortuna di trovare una guida come lui». La tumulazione sarà nella tomba sacerdoti di Albaredo di Vedelago. (e.l.t.)
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