San Biagio, malore fatale a 57 anni per il guardiano dell’allevamento di bufale

SAN BIAGIO. Lo hanno trovato senza vita, venerdì all'ora di pranzo, in cucina, stroncato con ogni probabilità da un infarto che, stando ai primi accertamenti da parte del medico, lo avrebbe colpito...

SAN BIAGIO. Lo hanno trovato senza vita, venerdì all'ora di pranzo, in cucina, stroncato con ogni probabilità da un infarto che, stando ai primi accertamenti da parte del medico, lo avrebbe colpito nella serata del giorno precedente non lasciandogli scampo. È morto così Antonio D'Agostino, classe 1957, originario di Caserta e residente a San Donà, anche se di fatto viveva a Nerbon di San Biagio, in via Verdi, a ridosso dell'allevamento di bufale. Nell'azienda, D'Agostino aveva lavorato come custode. Nel piccolo alloggio vicino all'allevamento abitava da solo. Ed è proprio per questo che il decesso è stato scoperto oltre dodici ore dopo, quando chi stava vicino a lui non lo ha visto uscire di casa e si è insospettito, chiamando i soccorsi. In via Verdi, all'ora di pranzo di venerdì, sono intervenuti i vigili del fuoco per aprire la porta dell'appartamento che era chiusa dall'interno, oltre che l'ambulanza del Suem 118 di Treviso e una pattuglia dei carabinieri.

Per il 57enne di origini casertana non c'era più nulla da fare, al medico del Servizio di emergenza non è rimasto altro che constatarne la morte avvenuta nella serata del giorno precedente. Gli accertamenti da parte delle forze dell'ordine hanno chiarito che si è trattato di un decesso per cause naturali, in seguito a un malore. La salma è stata quindi portata in obitorio a Treviso, in attesa del funerale nei prossimi giorni. D'Agostino era vedovo, alcuni familiari risiedono in provincia di Brescia. A loro le forze dell'ordine hanno dovuto comunicare la tragica notizia. (ru.b.)

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