Salva un cucciolo di cinghiale e lo adotta
Fa da mamma a un cinghialetto sperduto. Lo allatta con il biberon e lo accudisce come un bambino. Protagonista di questa tenera storia è il salvatore, Tullio De Conti di Fregona.

Tremante e inzuppato di poggia, il cucciolo di cinghiale era rimasto bloccato in un tombino. Era lì da giorni. Un trovatello che aveva perso la madre e i fratellini chissà dove sulle pendici del
Cansiglio
.
Tullio De Luca
ne ha sentito i lamenti. Ha sollevato la griglia. E si è visto di fronte un cucciolotto di pochi giorni. «Respirava a stento - racconta - l'ho portato a casa e l'ho messo al caldo». Il piccolo però stava male.
De Luca ha caricato la bestiola in auto è l'ha portata a San Giacomo di Veglia, nello studio del veterinario
Renzo Piccin
. Lo specialista gli ha diagnosticato una brutta polmonite. E' stato immediatamente sottoposto a cure intensive. Iniezioni, flebo e tanto amore. Intanto De Luca lo allattava con il biberon.
Cinghy
, come l'ha chiamato Piccin, giorno dopo giorno si è ripreso. Ora sta bene. Saltella qua e là curioso come tutti i cuccioli. Cresce a vista d'occhio ed ha già entrato nel periodo dello svezzamento. Ha iniziato a mangiare cereali, frutta e verdura.
«Scorrazza per il prato - racconta De Conti - corre dietro a tutti. Non l'abbiamo ancora battezzato, ma vorremmo chiamarlo Tito. Ci hanno detto che è un cinghiale puro, non incrociato con maiali. Dobbiamo vedere come poter fare per tenerlo».
L'animale è ormai lungo una quarantina di centimetri ma è destinato a ben altre dimensioni. Un esemplare adulto può arrivare a un metro e ottanta di lunghezza e un'altezza al garrese di quasi un metro.
La famiglia De Conti sta già pensando a realizzare un recinto adatto. L'imprinting del contatto con l'uomo dovrebbe rendere più facile allevarlo, anche se l'istinto selvatico non si cancella.
E poi c'è il problema dei permessi. L'animale deve essere dichiarato al servizio veterinario dell'Usl. Del fatto è stato informato anche l'assessore provinciale alla caccia Mirco Lorenzon. Intanto il cinghialetto è diventato una mascotte. Tutti lo coccolano. E chissà che tra un po' non lo si veda a passeggio al guinzaglio come va di moda negli Stati Uniti.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video