Saldi, partenza a rilento a Treviso: «Lo shopping è cambiato»
Primi acquisti in città, ma la breve pioggia e poi il caldo non hanno aiutato. I clienti in Calmaggiore: «Il budget? Nulla di fissato, cerchiamo delle occasioni»

Mentre tutti aspettavano che la gran calura se ne andasse, le prime gocce di pioggia, un cielo grigio e temperature incerte non hanno aiutato la prima giornata di saldi estivi a Treviso: molti commercianti speravano in un afflusso maggiore per l’avvio della stagione degli sconti, scattata ufficialmente sabato 5 luglio. Anche il Calmaggiore, la principale arteria dello shopping cittadino, a metà mattina si presenta meno affollata perfino di una normale domenica di passeggio.
Già le promozioni pre-saldi avevano portato vendite per 700 milioni - dato nazionale - segnale che l’interesse non manca, ma i clienti sono più prudenti, attenti a confrontare prezzi e offerte e abituati a monitorare il prodotto anche online prima di decidere l’acquisto in negozio.
Prime voci
Nel centro storico, comunque, non sono mancati i primi acquirenti. «Siamo di Treviso, un po’ di shopping in centro e già diversi acquisti», raccontano Roberto Fosco e Roberta Salvo.
«Abbiamo visto tante vetrine, qualcosa di conveniente si trova, su altro un po’ meno, ma quello che volevamo lo abbiamo preso. Non ci siamo fissati un budget, abbiamo deciso sul momento».
Testimonianza simile anche per Donatella Cei e Massimo Cecchi, in città per una visita a parenti: «Abbiamo colto l’occasione del giro per qualche acquisto. Non avevamo programmato nulla perché non sapevamo nemmeno iniziassero i saldi, ma ne abbiamo comunque approfittato».
Sulla stessa linea le impressioni di altri passanti, che parlano di vetrine ben preparate ma di acquisti più ragionati, con una spesa che spesso viene ripartita tra più weekend, in attesa di ulteriori ribassi o occasioni più convenienti.
Parla chi vende
Secondo alcuni esercenti, la giornata di avvio resta un segnale importante, ma non decisivo: «Molti clienti ormai preferiscono venire nei primi giorni per vedere la merce, confrontare i prezzi e tornare a prendere qualcosa nelle settimane successive», commenta un commesso in un noto marchio di abbigliamento, «è un modo diverso di fare shopping, più informato, che risente anche della concorrenza online».
A confermare questa tendenza è anche Alberto Cappelletto, titolare dell’omonimo negozio di scarpe, che spiega come oggi il successo dei saldi si giochi su più fronti.
«I saldi sono partiti regolarmente, la gente entra, prova, chiede informazioni», spiega, «è importante avere tutti i canali, dall’online ai social, ma la vendita in negozio resta centrale: il cliente vuole capire la qualità, la calzata, avere spiegazioni. L’online aiuta, perché ci permette di farci conoscere anche fuori Treviso e di parlare a clienti di altre città o dall’estero, ma non sostituisce l’incontro diretto. I saldi servono a dare una spinta, ma servono investimenti costanti, servizi efficienti, parcheggi, eventi, una collaborazione vera tra chi fa impresa e chi amministra la città».
Prossime attese
Secondo le stime di settore, i ribassi medi si attestano intorno al 19% per l’abbigliamento e poco meno per le calzature.
A Treviso la stagione dei saldi proseguirà fino al 2 settembre e molti negozianti puntano ora sui prossimi fine settimana per recuperare traffico e scontrini, confidando che il meteo dia una mano. Intanto, tra carrelli online, chat di gruppo e vetrine fisiche, per i clienti resta la sfida di trovare l’occasione giusta, senza rinunciare al consiglio di chi ancora sa raccontare il prodotto.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso