Sabadin denuncia: «Rianimazione subito»

Racconto shock in Consiglio del viceprimario di Ortopedia: paziente salvo per miracolo
L’ospedale di Vittorio Veneto e il dottor Giuseppe Sabadin
L’ospedale di Vittorio Veneto e il dottor Giuseppe Sabadin
 
VITTORIO VENETO.
Un paziente del reparto di ortopedia dell'ospedale di Vittorio Veneto, colpito da un arresto cardiaco, ha rischiato di morire, nei giorni scorsi, per l'assenza della rianimazione. «L'ha salvato un'infermiera molto brava, con dei massaggi cardiaci». La denuncia è del viceprimario Giuseppe Sabadin, l'altra sera in consiglio comunale.
 Il dottor Sabadin, che fa riferimento alla Lista Scottà, quindi di area leghista, ha votato - unico fra i suoi - l'emendamento di Adriana Costantini ad un ordine del giorno di Giorgio De Bastiani. Il capogruppo del Pdl sollecitava la copertura, 24 ore su 24, della terapia intensiva, che oggi funziona soltanto dalle 8 alle 20. L'esponente della sinistra, invece, integrava l'odg con la sollecitazione all'Uls di portare a Costa anche la rianimazione. Sabadin ha dichiarato di parlare da professionista, non da politico, ed ha dato ragione alla Costantini, ricordando un intervento chirurgico dei giorni precedenti, durato circa 6 ore, concluso con successo.  La mattina successiva, invece, il malore improvviso. Il paziente non sarebbe arrivato vivo alla rianimazione di Conegliano: solo l'intervento tempestivo di un'infermiera è valso a salvargli la vita. Il direttore dell'Usl 7, Angelo Lino Del Favero, prendendo la parola in precedenza, insieme all'assessore regionale Luca Coletto, per confermare che il nosocomio vittoriese non sarà declassato, aveva precisato di essere perfettamente d'accordo sull'estensione del servizio di terapia intensiva durante la notte, ma di non essere nelle contizioni di attivare un reparto di rianimazione, troppo costoso, a suo dire, in relazione alle necessità. Da Vittorio Veneto, infatti, vengono ricoverati alla rianimazione di Conegliano non più di 41 pazienti l'anno (come media). Sta di fatto che al momento di votare l'ordine del giorno e l'emendamento, la maggioranza, ad eccezione di Sabadin, ha detto di no. «Avrà sulla coscienza - ha commentato De Bastiani - quanti (speriamo nessuno) si troveranno in pericolo di vita per l'assenza di questi servizi, ma anche il mancato sviluppo dell'ospedale a seguito della mancanza di questi servizi».

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