S. Tomaso e Ss. Quaranta: il comune di Treviso compra le porte

Entro il 2012 il complesso museale di Santa Caterina, ma anche Porta Santi Quaranta e Porta San Tomaso passeranno di proprietà, ossia dal Demanio al Comune di Treviso, che oggi infatti ne può godere solo l’uso.
E sempre entro il 2012 sarà pronto il progetto di valorizzazione della ex caserma Salsa, altro bene demaniale che il ministero competente ha deciso di dare, in proprietà, sempre a Ca’ Sugana.
Grazie al federalismo fiscale, nel 2011 il Comune di Treviso chiese al governo di entrare gratuitamente in possesso dell’ex convento di Santa Caterina e della confinante area verde che lo collega con il magazzino di via Commenda, ma anche di porta Santi Quaranta e porta San Tomaso.
Ora si tratta di predisporre i programmi di valorizzazione dei tre immobili, o meglio ricordare al ministero quanto già fatto: il rilancio in corso dell’ex convento come polo museale della città, il recupero già avvenuto anni fa di porta Santi Quaranta e quello in corso per porta San Tomaso.
Poi si stipulerà a tutti gli effetti il passaggio di proprietà dei tre immobili. Un vecchio sogno del vicesindaco Giancarlo Gentilini: «possedere» soprattutto le due porte storiche della città, perle incastonate nelle mura cittadine recuperate, quasi completamente, in un arco di 17 anni.
Ma un altro grande obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di entrare in possesso anche dell’ex caserma Salsa di Santa Maria del Rovere.
L’iter in questo caso è meno avanzato, ma dal Comune fanno comunque sapere che la domanda del Comune è già stata accolta positivamente dal ministero e ora si tratta di inserire la valorizzazione della grande area dismessa all’interno del Pat, il piano di assetto territoriale al quale il Comune sta già lavorando.
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