S. Tomaso e Ss. Quaranta: il comune di Treviso compra le porte

Raggiunto l’accordo con il Demanio, si comincia con il monumento in restauro E nel 2013 l’acquisizione dell’ex caserma Salsa: un’operazione a a costo zero
ZAGO TREVISO PORTA SAN TOMMASO CHIUSA AL TRAFFICO PER LAVORI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
ZAGO TREVISO PORTA SAN TOMMASO CHIUSA AL TRAFFICO PER LAVORI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM

 

Entro il 2012 il complesso museale di Santa Caterina, ma anche Porta Santi Quaranta e Porta San Tomaso passeranno di proprietà, ossia dal Demanio al Comune di Treviso, che oggi infatti ne può godere solo l’uso.

E sempre entro il 2012 sarà pronto il progetto di valorizzazione della ex caserma Salsa, altro bene demaniale che il ministero competente ha deciso di dare, in proprietà, sempre a Ca’ Sugana.

 Grazie al federalismo fiscale, nel 2011 il Comune di Treviso chiese al governo di entrare gratuitamente in possesso dell’ex convento di Santa Caterina e della confinante area verde che lo collega con il magazzino di via Commenda, ma anche di porta Santi Quaranta e porta San Tomaso.

Ora si tratta di predisporre i programmi di valorizzazione dei tre immobili, o meglio ricordare al ministero quanto già fatto: il rilancio in corso dell’ex convento come polo museale della città, il recupero già avvenuto anni fa di porta Santi Quaranta e quello in corso per porta San Tomaso.

Poi si stipulerà a tutti gli effetti il passaggio di proprietà dei tre immobili. Un vecchio sogno del vicesindaco Giancarlo Gentilini: «possedere» soprattutto le due porte storiche della città, perle incastonate nelle mura cittadine recuperate, quasi completamente, in un arco di 17 anni.

Ma un altro grande obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di entrare in possesso anche dell’ex caserma Salsa di Santa Maria del Rovere.

L’iter in questo caso è meno avanzato, ma dal Comune fanno comunque sapere che la domanda del Comune è già stata accolta positivamente dal ministero e ora si tratta di inserire la valorizzazione della grande area dismessa all’interno del Pat, il piano di assetto territoriale al quale il Comune sta già lavorando.

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