S. Bona Vecchia, si cambia ancora

«Il progetto? Va rivisto». Il Genio Civile ha eccepito le sue perplessità sul piano del comune per la messa in sicurezza di via Santa Bona Vecchia. E così il progetto cambia pelle: lo stesso sindaco Manildo ha dato mandato all’assessore Marina Tazzer e alla dirigente Roberta Spigariol di modificare il piano. Privilegiando, compatibilmente con le necessità di circolazione dei mezzi di soccorso, un percorso grigliato e non più tombinato.
«Stiamo lavorando di concerto con il Genio, a breve tutto sarà risolto e definito», assicura il sindaco Manildo. Il percorso grigliato, senza tombinare il fosso, è quanto chiedevano residenti, Italia Nostra e altre associazioni ambientaliste alla giunta nel confronto pubblico del Mazzotti sul progetto, il 20 febbraio.
Oltre al quadro normativo (il regolamento edilizio vieta, il tombinamento di fossi per piste ciclopedonali: unica deroga comprovate motivazioni di pubblica sicurezza), sarebbero emersi nodi tecnici sulla sezione del tombinamento rispetto alla portata d’acqua del fossato.
L’associazione Quartieri vivi e Attivi, che contesta il progetto comunale chiedendo una vera pista ciclopedonale con gli espropri a suo tempo preventivati (ma poi la giunta ha cambiato idea), prende posizione: «Il Genio ha avuto da ridire sugli aspetti idrogeologici da noi sollevati, e su cui abbiamo raccolto firme in quartiere», dice il portavoce Enrico Renosto, «come avevamo denunciato, il progetto del comune non dava garanzie sul rischio idrogeologico, specie sull'aumento della portata d'acqua delle sezioni del tombinamento, minori dell'attuale sezione del fossato. Auspichiamo ora i dovuti miglioramenti, rimanendo disponibili al confronto».
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