Rugby Paese, pronti i nuovi spogliatoi attesi da vent’anni
Investimento da un milione e mezzo di euro del Comune, domenica 2 novembre il taglio del nastro con il presidente della Federazione Andrea Duodo. Allo studio la realizzazione del secondo campo

Taglio del nastro domenica mattina, 2 novembre, al campo comunale di via degli Impianti sportivi, dove il Rugby Paese ha inaugurato i nuovi spogliatoi, attesi da oltre vent’anni e realizzati in poco più di un anno grazie a un investimento di circa un milione e mezzo di euro interamente finanziato dal Comune. L’intervento completa e valorizza il complesso accanto allo stadio “Gianni Visentin”, cuore del rugby locale e punto di riferimento per generazioni di atleti e famiglie.
La struttura, moderna e sostenibile, ospita quattro spogliatoi, due da 40 posti e due da 10, un’infermeria e spazi tecnici con impianti di ultima generazione, pensati per garantire comfort, sicurezza ed efficienza a chi vive quotidianamente il campo.
Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti la sindaca Katia Uberti, il presidente della Federazione italiana rugby Andrea Duodo e il presidente del Rugby Paese Pierluigi Pozzebon, insieme a rappresentanti del comitato veneto e dell’amministrazione comunale. Il presidente della Regione Luca Zaia ha inviato un messaggio in cui ha definito la nuova struttura «un simbolo di crescita e passione per uno sport che unisce e ispira».
La sindaca Uberti ha ribadito come il progetto rappresenti «un investimento concreto sui giovani e sulla comunità». «Lo sport è una palestra di vita» ha ricordato «e questa struttura ne è la dimostrazione. C’è chi parla di scarse risorse per i giovani, ma noi rispondiamo con i fatti: questa inaugurazione è la nostra risposta politica».
Pozzebon ha ricordato il cammino del club, fondato nel 1956: «Solo un anno fa qui c’erano i cantieri e ora consegniamo ai nostri ragazzi una casa moderna e funzionale. È il risultato di un lavoro condiviso tra Comune, Federazione e società».
Duodo ha ribadito il valore storico del club e la volontà di continuare a sostenerlo: «Il Rugby Paese si avvicina ai settant’anni e merita strutture all’altezza della sua storia. Stiamo già collaborando con l’amministrazione per individuare un’area dove realizzare un secondo campo». La mattinata si è conclusa con la benedizione di della struttura e la visita ai nuovi locali, salutata da un lungo applauso della comunità sportiva.
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