Rubati i registri elettronici alle Grava di Conegliano

Secondo blitz dei ladri nella scuola del centro: dopo i tablet degli allievi sono spariti quelli dei docenti
Allegranzi Conegliano scuola elementare Grava tabelloni Allegranzi conegliano scuola elementare Grava tabelloni
Allegranzi Conegliano scuola elementare Grava tabelloni Allegranzi conegliano scuola elementare Grava tabelloni

CONEGLIANO. Per la seconda volta in pochi mesi la scuola media Grava viene presa di mira dai ladri di tablet. Durante il fine settimana sono stati rubati 18 dispositivi in uso agli insegnanti come registri elettronici. I malviventi hanno tagliato i fili dell’allarme e danneggiato infissi e arredi.

Il valore degli oggetti rubati non è ingente, anche perché sono marchiati “Scuola media Grava” e difficilmente rivendibili. Ma per riacquistare le strumentazioni, oltre che a sistemare porte e armadi, serviranno molte migliaia di euro. «Non è possibile rimanere in balia di questi malintenzionati – è la denuncia del dirigente scolastico Elio Poloni - servono investimenti per la sicurezza nelle nostre scuole. Ho già contattato il Comune perché siano installati un sistema di videocamere e altri sistemi anti-intrusione». Per la scuola Grava infatti è il secondo colpo in fotocopia, dopo quello che si era verificato poco prima di Natale, quando erano stati rubati una quindicina di tablet utilizzati dagli studenti.

Durante lo scorso week-end i soliti ignoti sono penetrati nell’edificio di via Filzi nonostante l’allarme. In base alle prime indagini svolte dai carabinieri, verso la mezzanotte tra venerdì e sabato, una residente per qualche attimo aveva sentito suonare una sirena. L’antifurto però non risulta scattato e non è partita la segnalazione all’istituto di vigilanza privato che si occupa della scuola, perché i cavi elettrici sono stati tranciati, da ladri evidentemente esperti. Sono entrati spaccando delle porte nel lato più nascosto, retrostante la scuola, e quindi hanno girovagato all’interno, rompendo degli armadi e trovando poi i tablet dei docenti. «Adesso non so come faremo, i tablet erano stati un’innovazione tecnologica presa dalla precedente dirigente scolastica», ricorda il preside Poloni. Sui dispositivi elettronici venivano annotati tutti i dati delle lezioni. Non sono invece stati toccati i computer, oltre che per le difficoltà di trasporto, perché datati e vecchi di quindici anni e praticamente senza mercato.

«Il colpo è stato scoperto lunedì mattina, non erano evidenti i segni di effrazione. Anch’io sono transitato sabato per via Filzi – spiega il preside - ma non c’era nulla di anomalo». Quando il personale lunedì è tornato a scuola ha trovato gli uffici sottosopra ed è scattata la denuncia ai carabinieri di Conegliano. Per fortuna non sono stati toccati i tablet degli alunni, che erano stati riacquistati grazie all’associazione “Il sorriso di Cristina”, che si era attivata per raccogliere fondi tra i coneglianesi a seguito del furto precedente.
 

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