Rubano un aspirapolvere: presi subito

CASTELFRANCO. Rubano un aspirapolvere da un supermercato, pochi minuti dopo vengono fermati dai carabinieri per un normale controllo stradale e finiscono denunciati per furto aggravato in concorso. Impresa decisamente sfortunata per tre rumeni, non occupati e con precedenti, ovvero N.V., 41 anni da Vicenza, C.M., 29 anni e C.S., 37 (quest’ultimi senza fissa dimora). I tre stavano viaggiando giovedì pomeriggio a bordo di un’auto con targa romena sulla circonvallazione est in direzione di Treviso. Nella stessa strada era attiva una pattuglia dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Castelfranco che hanno intimato l’alt alla vettura per un controllo dei documenti. Nulla da eccepire su patente e libretto: i problemi sono derivati da quello scatolone posto sul retro e contenente un robot aspirapolvere nuovo di zecca (valore 450 euro), come ha confermato la confezione. Ma qualche particolare ha fatto nascere un sospetto ai carabinieri. Hanno chiesto di esibire lo scontrino d’acquisto che nessuno dei tre poteva avere in tasca. I militari da alcuni elementi sono risaliti al luogo d’acquisto. È il Mercatone Uno che si trova a poca distanza dal luogo in cui è stata fermata la macchina. Subito si sono informati se mancava un aspirapolvere di quel tipo e solo allora al supermercato si sono accorti che è sparito uno dei pezzi messi in vendita. Dai codici è arrivata la conferma che è proprio quello nell’auto dei tre rumeni, i cui connotati sono poi stati confermati dal personale di vigilanza per averli visti tutti insieme al supermercato. L’operazione di giovedì si inserisce in un’attività di controllo coordinato che ha riguardato la Castellana, con l’impiego di 36 militari che hanno identificato 132 persone e controllato 87 veicoli. Tra questi, in centro a Castelfranco anche quello di C.G., rumeno trentenne di Loreggia. A bordo i carabinieri hanno ritrovato una specie di mazza di baseball, molto somigliante a un manganello. Per lui è scattata la denuncia per porto di oggetti atti da offendere. (d.n.)