Rogo nella notte, devastata la macelleria

Resana. Danni per 150 mila euro nel negozio di Silvestri: «Costretto a chiudere. Tre anni fa il fuoco mi ha distrutto la casa»
DeMarchi Resana incendio macelleria da Luigino
DeMarchi Resana incendio macelleria da Luigino

RESANA. Distrutta dal fuoco nella notte tra domenica e lunedì la “Macelleria da Luigino”, situata in via Tre Martiri della Libertà. Un filo della corrente elettrica si è surriscaldato, l’impianto per la cottura della carne era in funzione per il veglione ed è divampato l’incendio. «Mi sono recato in negozio verso le 22 di domenica», racconta sconsolato il titolare Luigino Silvestri, 52 anni, «Avevo preparato la carne durante la giornata. Per il cenone di San Silvestro avevo diverse prenotazioni e quindi avevo deciso di far cuocere parte delle porchette la notte precedente. Ho acceso l’impianto alle 23, mi sono fermato ancor un po’ in macelleria prima di chiudere e tornare a casa. Era tutto a posto». E invece. Dopo qualche ora lì dentro è scoppiato l’inferno. Le fiamme, partite da un quadro elettrico, hanno divorato ogni cosa. «Ho chiamato un perito per capire l’origine dell’incendio», afferma il macellaio, «mi ha detto che si è surriscaldato un filo elettrico e la plastica, che si è colata sull’olio caldo, ha creato le condizioni ideali per l’incendio. In poco meno di mezz’ora il fuoco ha bruciato». A quell’ora della notte nessuno da fuori si è accorto di quanto stava accadendo. Solo quando il rumore di macchinari e arredamento divorati dalle fiamme si è fatto forte, i proprietari del piano di sopra si sono svegliati. Il primo pensiero è che ci fossero dei ladri in macelleria, la paura era tanta per i due anziani che abitano sopra al negozio di cui un tempo erano i titolari. Si sono alzati, hanno sentito puzza di bruciato e si sono resi conto di cosa stava accadendo al piano terra. Hanno dato l’allarme. Da Castelfranco si sono precipitati i vigili del fuoco, che per entrare hanno infranto un vetro. In poco tempo sono riusciti a domare l’incendio, ma oramai era troppo tardi: tutto era andato distrutto, anche la carne in cella e nei frigoriferi era da buttare dopo che il fumo era penetrato in ogni punto del locale contaminando tutto. Un danno che il titolare Silvestri calcola in quasi 150 mila euro considerando. Un danno solo in parte coperto da assicurazione. «Sto valutando seriamente di chiudere tutto», annuncia Silvestri. «Mi spiace», commenta il presidente Ascom Pierluigi Sartorello, il cui supermercato è a due passi dalla macelleria. Silvestri è stato vittima di un altro terribile incendio circa tre anni fa. Il rogo lo ha costretto a cambiare abitazione dopo aver distrutto tutto. Allora Silvestri abitava a Campigo di Castelfranco. La casa gli era andata completamente a fuoco dopo un furto. I ladri per scardinare una cassaforte avevano prodotto con un flessibile qualche scintilla che aveva avuto facile presa sul divano e le fiamme avevano bruciato tutto.

LA MACELLERIA DEVASTATA

GUARDA IL VIDEO

www.tribunatreviso.it

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso