Rogo al Caseificio Lia catena di solidarietà per aiutare i Barattin

ORMELLE. Una catena di solidarietà si è attivata a Ormelle per aiutare la famiglia Barattin, titolare del caseificio Lia, andato distrutto martedì da un rogo. I fratelli Barattin sono conosciuti e i loro prodotti apprezzati non solo in paese ma in tutto l'Opitergino. Anche ieri si è lavorato per rimuovere i resti dell'incendio e poter riaprire al più presto il negozio. Nel giro di qualche giorno si confida di alzare le serrande della rivendita, anche per poter fornire ai clienti le specialità da portare sulle tavole a Natale. Il caseificio ha anche un altro punto vendita a Francenigo di Gaiarine. Per far ripartire il laboratorio servirà più tempo. I danni ammontano a centinaia di migliaia di euro. Sulle cause che hanno innescato il violento rogo dovranno dare una risposta le perizie effettuate dai vigili del fuoco, probabile si è trattato di un corto circuito partito nel magazzino. Rimane inagibile l'abitazione al primo piano, in cui risiede con la famiglia il più giovane dei fratelli Barattin, Daniele. I danni lì sono stati provocati soprattutto dal fumo. Ciò che ha confortato il papà è che il figlioletto di appena 2 mesi e la moglie si sono salvati dalle fiamme senza riportare alcuna lesione, aiutati da zia Sofia. Pochi istanti e ai danni si sarebbe aggiunta una tragedia. Il Caseificio Lia è una delle attività artigianali storiche di Ormelle. Quella che in passato era la latteria sociale, da oltre trent'anni è gestita dai quattro fratelli Barattin, Sofia, Gianni, Claudio e Daniele. I loro prodotti derivano dal latte prodotto dalle mucche del loro allevamento e con le attività condotte a livello familiare. Nel 2012 la loro mozzarella di bufala aveva ottenuto la medaglia d'oro nel concorso «Caseus Veneti». «Siamo tutti rimasti sbigottiti per quanto accaduto» afferma il sindaco Andrea Manente «è una famiglia conosciuta e stimata, ci auguriamo possano riprendere al più presto l'attività». Ieri mattina il sindaco ha incontrato Claudio Barattin esprimendo la vicinanza dell'intera comunità.
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