Non solo ciclismo: al velodromo di Spresiano basket, volley, pattinaggio e il ciclodromo
Una struttura ecosostenibile con il 30 per cento del fabbisogno prodotto dai pannelli solari posizionati sul tetto

Avrà vocazione multidisciplinare: accanto ai pistard, sarà predisposto per ospitare basket, volley e pattinaggio artistico (a rotelle e su ghiaccio).
Avrà un approccio ecosostenibile: il 30% del fabbisogno verrà prodotto da pannelli solari. E c'è pure l'ipotesi di affiancarci un ciclodromo, una piccola pista d'avviamento alla bici per i bambini.
Emergono nuovi dettagli sul futuro velodromo di Spresiano, i cui lavori riprenderanno nel 2026 (dureranno 18 mesi, termine a metà 2027), con l'obiettivo di assicurare al movimento azzurro una nuova pista (oltre a Montichiari) per preparare i grandi eventi.
La visita al cantiere dell'impianto (paralizzato dall'agosto 2019 per la crisi finanziaria di Pessina, ma è stata finanziata la ripartenza con 35 milioni di euro), nei giorni scorsi, del presidente mondiale della Federciclismo, il francese David Lappartient, ha permesso di entrare più nel dettaglio rispetto al nuovo progetto, in attesa dei bandi lavori e gestione previsti fra giugno e luglio.
Oltre che consentire di battezzare la candidatura del velodromo di Lovadina per i super Mondiali Trentino 2031 (mancando lì una pista, si è virato su Spresiano): l'assegnazione a settembre. «I due bandi saranno distinti, ma cammineranno in parallelo», spiega Marcello Tolu, segretario generale Federciclismo, «abbiamo sempre ritenuto l'aspetto della gestione fondamentale».

E, proprio nell'ottica della gestione, si è puntato forte sulla polifunzionalità: l'impianto non vivrà di solo ciclismo su pista. «La rampa d'accesso sarà modificata per permettere la polifunzionalità della struttura. Vogliamo aprirlo ad altre discipline, c'è anche la possibilità della pista su ghiaccio per il pattinaggio di figura. L'impianto sarà predisposto in modo da rendere attiva la pista anche in presenza di altre discipline», aggiunge Tolu.
I posti a sedere toccheranno quota 2.500, la stessa capienza del velodromo dei Giochi parigini. I posti auto risulteranno circa 1.200. «E punto di forza sarà l'ecosostenibilità: si autoalimenterà grazie ai pannelli solari», sottolinea il segretario della Federazione.
Considerando che i lavori sono fermi da 6 anni, sorge spontanea una domanda rispetto allo stato di conservazione di quanto era stato costruito prima dello stop: «Ho già effettuato un test su ferri e cemento. Sono risultati in perfetta efficienza», mette in evidenza Tolu. Numeri e concetti che ti fanno ritenere come la luce in fondo al tunnel sia ormai vicina. Nei prossimi giorni ci sarà la conferenza di servizi preliminare riguardante il progetto revisionato del velodromo, ossia quello rimodulato due anni fa da Sport e Salute. Con i posti per gli spettatori scesi da 6.000 a 2.500, polifunzionalità ed ecosostenibilità come tratti distintivi.
«Ormai ci siamo, il velodromo di Spresiano sarà realizzato per metà-autunno 2027. L'auspicio è vedere anche assegnati al Trentino i super Mondiali 2031», ha auspicato martedì scorso Cordiano Dagnoni, presidente nazionale Federciclo, in occasione della visita a Treviso di Lappartient. Fra gli obiettivi, portarci la Nazionale a rifinire la preparazione delle Olimpiadi di Los Angeles e far leva su Spresiano per rilanciare il fenomeno Sei Giorni. «Un fenomeno più legato a Milano e al Vigorelli, ma cercheremo riportarlo in auge anche qui», ha aggiunto il numero uno della Federazione italiana.
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