Rissa al Biscione tra baby bulli Barista minacciato di morte

CONEGLIANO. Minacciato di morte da un minorenne extracomunitario per aver provato a sedare una rissa tra ragazzini, dentro il proprio bar. È ancora emergenza baby bulli al Biscione: a farne le spese, martedì mattina, il titolare dello “Snack Bar da Jack”, all’interno di uno degli anfratti di Piazzale Zoppas, accanto alla biglietteria dell’autostazione. Una delle tante attività commerciali che le ha pensate tutte per attirare clientela “sana”, organizzando eventi e mettendo gentilezza e professionalità nel lavoro di ogni giorno, ma che martedì ha gettato la spugna e ha chiesto l’intervento della polizia. All’arrivo delle forze dell’ordine, la baby gang si è dileguata, anche se si tratta di volti noti ai commercianti del Biscione. E i titolari del bar “da Jack” non sono gli unici ad aver avuto noi con le bande di ragazzini negli ultimi giorni: «Ci sentiamo assediati» racconta Elisa Buttignol, titolare di Estetica L’Aperegina. Ieri era sconsolata Daniela Rosolen, che assieme al marito Dino ha vissuto momenti di grande tensione martedì mattina: «Non ci era mai capitato qualcosa del genere. Spero che qualcuno faccia qualcosa. Noi ci diamo da fare e mettiamo a disposizione dei clienti un locale ordinato e pulito, ci aspettiamo almeno un comportamento decoroso». Ed è proprio questo che manca a un gruppo di ragazzi che alle 8.30 di martedì mattina entra nel locale. Sono in cinque, ordinano e si siedono, parlano a voce alta ma i titolari sopportano. Daniela e Dino devono intervenire, però, quando due di loro vengono alle mani. I baristi sedano la rissa, e riescono ad accompagnare all’esterno gli esagitati. Dopo pochi minuti, però, il gruppetto vuole rientrare nel bar, e qualcuno non accetta il cortese ma fermo rifiuto dei titolari, preoccupati per il loro comportamento poco civile. È un ragazzo in particolare, 16enne, a inveire contro i baristi: insulta e minaccia di morte il titolare, afferra la tazzina di un cappuccino e minaccia di scagliarla contro l’uomo. A questo punto i titolari allertano il 113, e la polizia arriva sul posto con una pattuglia. Il ragazzo fugge, ma tutti sanno chi è: «Fa parte di un gruppetto di ragazzi che girano per il centro e che pensano di fare quello che vogliono» spiega Daniela «a noi non è rimasta che la magra consolazione di sporgere denuncia». Pare che il 16enne sia un ragazzo di Sernaglia, già coinvolto nella rissa alla festa di Carnevale del suo paese con alcuni genitori, e già noto anche agli autisti delle corriere di linea della Mom.
«Ma cosa si aspetta a fare qualcosa di concreto?» denuncia invece Elisa, titolare del centro estetico cui si accede da via Colombo. Pochi giorni fa ha dovuto chiamare i carabinieri per un ragazzo andato in escandescenza, dopo avergli fatto notare che non era educato urinare contro la sua attività, come stava facendo, in pieno giorno. Anche lui un volto noto del Biscione, che per l’occasione ha risposto: «Non sto calmo, sono incazzato dalla nascita». «Chiediamo solo qualche controllo in più a piedi da parte di vigili e carabinieri» conclude Elisa «e qualche multa in più a chi si comporta così. I più piccoli non vanno a scuola e inveiscono contro i passanti, i più grandi spacciano. Mercoledì sera un uomo di mezza età è stato assalito da un gruppo di questi ragazzi, solo perché aveva raccolto una cartaccia e gettata nel cestino. Gli si sono avvicinati, gli hanno urlato di tutto, l’hanno insultato. È riuscito ad andarsene prima che la situazione degenerasse, ma quelle bande non hanno paura di niente, e lavorare qui diventa ogni giorno più difficile».
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