Rifugio Semenza, gioiello conteso Il Cai di Vittorio contro Tambre
I vittoriesi ne reclamano la proprietà. Il presidente Salvador: «Se non è nostro mi dimetto subito» Il Comune del Bellunese però vuole riappropriarsene e proporre solo una convenzione

VITTORIO VENETO. Nei giorni scorsi è stato approvato dalla Regione il piano di accertamento e riordino delle terre di uso civico del Comune di Tambre. Nel piano sono numerosi i casi delicati per i quali è stato necessario procedere ad approfondimenti e il lavoro non è finito, perché nei prossimi mesi il Comune dovrà affrontare la conciliazione con alcuni privati, organizzare la gestione futura dei terreni che saranno ancora di uso civico, oltre ad esplorare nuove strade per risolvere questioni rimaste in sospeso. Tra queste il rifugio Semenza, che dal 1963 appartiene al Cai di Vittorio Veneto. «Lo certifica un atto notatile – informa il presidente Giorgio Salvador - a parte una minuscola particella che appartiene al demanio. Da anni, per questo, siamo in contenzioso col Comune presso il magistrato del tribunale di Venezia che si occupa di usi civici». La vicenda è complessa. Il Cai ha acquisito il rifugio, che si trova a quota 2020 alle spalle del monte Cavallo, per usucapione e infatti non esiste traccia – stando a quanto risulta in municipio a Tambre - di un atto di vendita del terreno relativo né dello stabile. Tecnicamente, dunque, quella del Cai viene considera dagli alpagoti un’occupazione senza titolo o con titolo illegittimo. «Il Cai ha operato miglioramenti significativi al rifugio - ricorda il sindaco Oscar Facchin - e il Comune riconosce il valore degli interventi, ma per diversi motivi, non ultima la recente nascita di una sezione del Cai locale, vogliamo riportare la proprietà del rifugio in capo al Comune. Restiamo favorevoli ad una gestione da parte del Cai di Vittorio per il lavoro impeccabile fatto finora e andremo alla trattativa per la conciliazione economica». O proprietà o niente, taglia corto il presidente Salvador: «Sento parlare di una concessione per 99 anni, non ci sto e mi dimetto immediatamente». Il massimo rappresentante del Cai vittoriese ricorda che solo quest’anno ha investito 17mila euro per la manutenzione straordinaria, di cui la metà a carico dei soci di Vittorio Veneto. Salvador ha il dente avvelenato con l’amministrazione di Tambre: «Non ci hanno riconosciuto neppure l’autorizzazione edilizia per l’adeguamento della teleferica e tutta una serie di trasporti li abbiamo dovuti fare con l’elicottero, dai costi quasi proibitivi». Ma Salvador riconosce che i rapporti non sono migliori con il Comune di Chies: «Ci ha fatto pagare l’Imu per due bivacchi in alta montagna, ancorchè siano esenti da tasse per la funzione che svolgono, sul piano della sicurezza». Il Semenza è il primo rifugio alpino che un escursionista può raggiungere dalla pianura, si accede dal Cansiglio, solo a piedi, camminando per un’ora e mezza.
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