Rifiuti e bidoncini abbandonati, oltre 230 multe da Contarina a Treviso

TREVISO. Rifiuti abbandonati e bidoncini dimenticati in strada: dal primo gennaio di quest’anno allo scorso 31 luglio il Consiglio di Bacino Priula, cui fa riferimento Contarina, ha erogato 236 sanzioni amministrative. Salassi da 50 a 500 euro, la maggior parte per il mancato ritiro dei contenitori (una decina soltanto a Treviso città), che sono anche una risposta al neo sindaco Mario Conte, spesso critico con Contarina. «Le situazioni di degrado si risolvono con i controlli - spiega Michele Rasera, direttore di Contarina - ma il Consorzio Priula ha appena sei vigili: anche alla polizia locale dei Comuni spetterebbe un ruolo importante».
Le multe
Delle 236 sanzioni erogate nei 50 Comuni del Bacino Priula, servito da Contarina, la stragrande maggioranza riguardano «l’esposizione continua dei contenitori», cioè il mancato ritiro dei bidoncini dopo il conferimento. I vigili della società possono effettuare sopralluoghi o visionare le immagini delle telecamere installate nei punti sensibili. E, in seguito a queste due attività, sono state spedite ben 1.200 lettere di ammonimento dopo la prima infrazione. Un numero in costante crescita negli anni. «Nel caso di contenitori che stazionano perennemente in area pubblica - spiega Contarina - durante il sopralluogo la vigilanza applica un adesivo sul coperchio del contenitore e redige un verbale, completo anche di fotografie. All’utenza viene fatta pervenire un’apposita comunicazione sul comportamento errato, segnalando la possibile sanzione in caso di reiterazione». La multa, quindi, scatta al secondo bidoncino “dimenticato”. Ci sono, in centro città, alcuni casi di utenti che sono costretti, a causa della mancanza di spazio, a tenere esposti costantemente i contenitori, e con i quali la società sta “trattando” per non arrivare a una sanzione.
Pochi vigili
Dell’eccessiva presenza di contenitori all’esterno degli edifici si era lamentato Mario Conte, sindaco di Treviso, arrivando a chiedere a Contarina di ripensare le modalità di raccolta. «Eliminare i bidoncini del porta a porta non è un’opzione» ha ribadito il presidente Franco Zanata, «l’eccessiva esposizione si riduce in un modo soltanto: con l’educazione della popolazione e con le sanzioni. Noi possiamo contare su sei vigili ecologici per cinquanta Comuni». Il direttore Rasera è stato ancora più esplicito: «Abbiamo già parlato con il Comune di Treviso, dovrebbero essere anche gli agenti di polizia locale a intensificare i controlli». Da questo orecchio, tuttavia, l’amministrazione non ci sente benissimo: aumentare le multe per prolungata esposizione non sarebbe proprio la più popolare delle mosse.
I mascheramenti
Per ridurre l’impatto visivo dei contenitori nei centri abitati Contarina ha promesso, dopo l’ennesimo confronto con il Comune di Treviso, di continuare con i “mascheramenti”: «Si tratta - spiega Rasera - di strutture in ferro con doghe in plastica per occultare alla vista i punti di raccolta. La prossima sarà installata in Piazza Trentin, sul modello di quella sul retro di Piazza dei Signori». Altre zone sono nel mirino dell’amministrazione: «I punti più brutti da vedere, a Treviso, sono viale Luzzatti e via Pisa, dove però è più un problema di ordine pubblico. Abbiamo sempre coinvolto i residenti in attività di sensibilizzazione e formazione, sono stati fatti dei grossi passi in avanti».
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