«Ridateci quei bei mosaici»: a Treviso la curiosa “petizione” dei writers

Le opere d’arte del sottopasso ferroviario sono state rimosse per lavori. Sui pannelli di legno, le invocazioni per rivederle presto al loro posto

A.d.p.
L'appello dei writer
L'appello dei writer

«Ma quei bei mosaici, dove sono finiti?». Se lo chiedono, in effetti, un po’ tutti i trevigiani che usano il sottopasso della stazione ferroviaria, perché l’assenza delle opere d’arte realizzate dai ragazzi delle scuole ormai dura da parecchi mesi.

I mosaici realizzati dai ragazzi per il sottopasso della stazione dei treni di Treviso e "spariti"
I mosaici realizzati dai ragazzi per il sottopasso della stazione dei treni di Treviso e "spariti"

Ma se lo chiedono pure i writers, che lo scrivono a chiare lettere, in più messaggi, sui pannelli di legno montati al posto dei mosaici. Pannelli riempiti di scritte fin dal giorno successivo alla loro comparsa, al contrario dei vetri con i mosaici che hanno sempre goduto di un certo grado di “rispetto” anche in un sito ad alto rischio come il sottopasso ferroviario: nessuno ha mai osato scriverci sopra, nessuno li ha mai danneggiati. Quelle opere, coloratissime, che raccontano le peculiarità di Treviso e della Marca, sono state realizzate, a più riprese, da 900 studenti delle scuole medie della città.

Ma, appunto, dove sono finiti «quei bei mosaici»? Rimossi temporaneamente «per lavori», ormai sono passati mesi e non c’è nemmeno un cartello che spieghi dove sono finiti.

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