Riconoscimento in aula per poter incastrare il giostraio rapinatore

castelfranco

In aula un riconoscimento all’americana. Come nei film. Ci sarà il 1° aprile prossimo, in un’aula del tribunale di Treviso, al processo che vede imputato per rapina Shon Battistutti, 30 anni di Treviso (difeso dall’avvocato Pietro Sartori del foro di Padova), giostraio, in concorso con un’altra persona, già uscita di scena con un rito alternativo. Alla prossima udienza, davanti alle parti offese sfileranno sei persone, scelte per somiglianza all’imputato dagli agenti della polizia giudiziaria, tra cui lo stesso Battistutti, per vedere se sarà riconosciuto o meno dalla parte offesa.

I fatti contestati dalla procura a Battistutti risalgono alla sera del 19 novembre del 2016 quando due ladri si introdussero in un’abitazione di via dei Carpani a Castelfranco per mettere a segno un furto. I due ladri riuscirono a trafugare 2.500 euro in contanti, un navigatore satellitare e un paio di scarpe da ciclismo. Proprio quando stavano per uscire, furono sorpresi dalla coppia di proprietari.

Secondo l’accusa, Battistutti in concorso con il complice avrebbe ferito il proprietario con un colpo di cacciavite al braccio sinistro per guadagnare la fuga, simulando anche di afferrare una pistola dalla tasca a scopo intimidatorio.

Nel corso dell’udienza di ieri sono stati sentiti gli agenti della polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini individuando in Battistutti uno dei due rapinatori.

Indagini contestate da parte della difesa, con l’avvocato Sartori secondo il quale non ci sono nemmeno flebili indizi contro il suo assistito. Nessuna telefonata con l’altro con il suo presunto complice né prima né dopo la rapina.

Il processo, dunque, riprende il prossimo aprile con il riconoscimento all’americana in aula. –

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