Riabbracciano la maestra dopo 60 anni

Domenico Furlanetto e Achille Pezzutto con Adalgisa Simonetti
Domenico Furlanetto e Achille Pezzutto con Adalgisa Simonetti
 
ODERZO.
Dopo 60 anni un coneglianese incontra la maestra elementare di Oderzo.  Il bell'incontro è avvenuto la vigilia di Natale e ha avuto come protagonisti Domenico Furlanetto (con il compagno di classe Achille Pezzutto) e la maestra Adalgisa Simonetti.  Poco dopo la pensione Domenico ha sentito la necessità di tornare alle sue origini, tra cui il paese natio, Baselghelle, in provincia di Padova. Subito dopo la seconda guerra mondiale vi fu il massiccio abbandono delle campagne verso i grossi centri che iniziavano ad industrializzarsi. «Anche io ho abbandonato Baselghelle - racconta Domenico - così ho sentito il bisogno di ritornare al paese, dove era rimasto il mio compagno di banco e coetaneo Achille. Abbiamo ricordato i tempi di scuola e parlando della maestra delle elementare, che più c'era rimasta impressa, abbiamo sentito l'esigenza di ritrovarla».  Achille e Domenico si sono così recati a Oderso, a trovare quell'insegnante che credevano morta, essendo nata nel 1917. «La vigilia di Natale siamo andati a trovarla, lei ha cominciato a raccontarci la sua storia di 40 anni di scuola, dove ha contribuito a formare circa 1.000 alunni - ricorda il coneglianese - la conversazione è durata tre ore, nelle quali abbiamo ricordato un episodio accaduto nell'ultimo anno di scuola, il 1950. La maestra ci aveva dato un tema dal titolo «La nostra patria» mettendo in palio un libro di poesia per il miglior scritto. Poiché i due migliori temi risultarono essere propri i nostri, la maestra fece votare, per la scelta definitiva, la classe intera. Anche qui l'esito fu di pareggio, allora la maestra chiese ad Achille quale fosse il migliore e lui rispose «Quello di Domenico». Poi chiese a me e io risposi quello mio. La maestra ci pensò su un poco e poi diede il libro ad Achille. Io ci rimasi un po' male, ma tornato a casa nel pomeriggio aprii la cartella per fare i compiti e trovai il libro di poesie con la dedica di Achille che diceva «questo libro lo meriti tu».  Tra ricordi di oltre mezzo secolo fa le ore sono trascorse fino a quando la maestra è irrotta in dialetto «fioi ades ve fae do caffeè coa graspa che ve tirè un fià su».  Dopo il caffè il saluto con la promessa di rivedersi. Quello che sperano tanto i 55enne Domenico e l'amico Achille.

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