«Rendiamo giustizia ad Ancillotto Vanno corretti i cartelli e la targa»

Il successo dell’appello di Mazzocato e della campagna della “tribuna”   Masucci segnala il caso della piazzetta dedicata al celebre aviatore 
07/08/02 TV Piazzetta Ancillotto.(Sbrissa). © Paolo Balanza
07/08/02 TV Piazzetta Ancillotto.(Sbrissa). © Paolo Balanza

L’APPELLO

«Se è vero che il Comune vuole correggere gli errori nella toponomastica cittadina indicati dallo scrittore Mazzocato, allora è il momento opportuno per intervenire anche in piazzetta Ancillotto, e rimediare nei confronti di un grande trevigiano».

Giacomo Masucci, generale dell’Aeronautica militare, nonché uno degli organizzatori del festival della Statistica, interviene dopo l’appello dello scrittore Gian Domenico Mazzocato raccolto dal nostro giornale, e la disponibilità dell’amministrazione comunale, con l’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti, a rimediare agli errori ed orrori dei cartelli e dei segnali cittadini.

«La targa delle piazza ha un “l” in meno, e non rende onore all’eroico aviatore cui è intitolato anche l’aeroporto cittadino», ricorda Masucci, «ma l’errore è ripetuto nella targa in marmo, dove peraltro è sbagliato anche il grado e la data di nascita».

La storia è presto ricostruita da Masucci: nel 1932 il Podestà di Treviso, on. avv. Ignazio Chiarelli, volle dedicare una delle più belle piazze cittadine a Giannino Ancillotto, ed emanò la delibera podestarile 4762, per modificare l’intitolazione della piazza fino ad allora chiamata piazza Palestro (ma per il popolo era sempre quella delle Beccherie). La targa riporterà infatti sia il cognome senza la doppia “l”, sia una data di nascita errata (1897, invece la giusta è il 1896). «Avevo già presentato una segnalazione al Comune già nel 2014, in occasione del 90° anniversario della scomparsa del “Drago di Rustignè”, così come in Aeronautica militare è soprannominato Ancillotto», insiste Masucci, «ma mi era stato risposto che una correzione, senza nuova delibera comunale e relativo iter amministrativo, avrebbe costituito un’ulteriore modifica della “volontà” ufficiale dell’ente, espressa dal Comune con l’atto del 1932».

Come presidente della sezione Nastro Verde di Treviso, dedicata proprio a Giannino Ancillotto, Masucci si rende disponibile, con la sua associazione, «a contribuire anche alle spese di correzione e/o sostituzione della targa». —

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