Mancato accordo sulla Pedemontana, la Regione accredita 4,2 milioni a San Zenone
Dopo la vittoria al Tar del Comune di San Zenone sono arrivati i soldi, ma restano vincolati perché Venezia ha presentato appello. Il sindaco: «Appena ne avremo la disponibilità procederemo con il riassetto del tratto urbano della Sp 248»

Svegliarsi alla mattina e trovarsi accreditati sul conto corrente del Comune 4 milioni e 182 mila euro, più di tutte le entrate del bilancio (che per la cronaca sono 4 milioni e 43mila euro).
È stato decisamente un buongiorno quello del 10 dicembre per il sindaco di San Zenone Fabio Marin (per altro era candidato con Fi a sostegno di Alberto Stefani) che ha vinto la sua battaglia contro la Regione per le opere complementari alla Pedemontana.
Il bonifico
È stata infatti accreditata dalla Regione la somma riconosciuta ad inizio ottobre dal Tar del Veneto per il mancato rispetto dell’accordo di programma del 2012 sulla Sp 248, la strada che attraversa il centro, che indicava le contropartite da realizzare per il passaggio della Superstrada Pedemontana.
È il risultato di un decennale braccio di ferro tra l’amministrazione sanzenonese e Palazzo Balbi, culminato (caso più unico che raro) con la messa in mora della Regione e che ha visto il comune trionfare nei diversi gradi di giudizio.
L’appello
La partita però non è ancora finita: pende infatti una nuova impugnazione da parte della Regione (pare sia stato l’ultimo atto dell’amministrazione regionale uscente) e finché non arriverà il responso finale (e si spera definitivo) quei soldi resteranno vincolati.
Non nasconde certo la sua soddisfazione il primo cittadino: «Il bonifico pervenuto» dice Marin, «è un passaggio che dà finalmente concretezza a una battaglia lunga e complessa ed è la conferma della solidità delle nostre ragioni. Non cambia soltanto lo scenario legale, cambia soprattutto la prospettiva per il futuro del nostro territorio. Ringrazio i cittadini, il gruppo di maggioranza e l’avvocato Zoccarato per il lavoro svolto. È un risultato ottenuto passo dopo passo anche se una parte della strada è ancora da percorrere. La Regione ha presentato un nuovo ricorso e attendiamo i prossimi sviluppi. Ma quanto successo oggi è una bella iniezione di fiducia. Il nostro obiettivo resta quello di realizzare finalmente opere che attendiamo da tredici anni e migliorare la sicurezza lungo un’arteria fondamentale come la SP 248».
I progetti
C’è da dire che il Comune durante la battaglia legale non è rimasto con le mani in mano: con le somme a propria disposizione ha iniziato a portare avanti i progetti, realizzando una rotatoria, e un’altra è ai blocchi di partenza. È stato il Tar a stabilire la somma dovuta a San Zenone per un impegno assunto e mai portato a termine dalla Regione, ovvero 5 milioni e 56 mila euro: da questi sono stati detratti i contributi già ottenuti e il risultato è di 4 milioni e 182 mila euro, comprensiva dagli interessi maturati tra il deposito della sentenza e il saldo.
«Quando l’incasso sarà sbloccato» continua Marin. «avvieremo il completamento del “pacchetto” degli interventi previsti dall’accordo del 2012: ovvero il riassetto del tratto urbano della Sp 248 che prevede lo spostamento della strada a nord permettendo così la creazione di un’ampia zona pedonale a ridosso delle attività commerciali che attualmente sono di fatto sulla strada. Prevediamo anche la messa in sicurezza, con la divisione delle corsie e nuovi attraversamenti pedonali. Inoltre si procederà a infrastrutture per il miglioramento dei flussi di traffico tra via Roma, via Marconi e via Caozocco, ovvero una seconda rotatoria che si collega verso quella già realizzata, eliminando il pericoloso incrocio soprattutto per chi arriva da nord. Poi ci sono le opere di compensazione ambientale, In gran parte già sistemate, per il deflusso delle acque meteoriche e la piantumazione di nuove piante». —
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