Razziarono lo Stock Fashion, patteggiano nove anni in tre
PREGANZIOL. Il colpo più importante l’avevano messo a segno nel negozio di abbigliamento Stock Fashion di Frescada nel dicembre del 2012. L'attività commerciale era stata colpita nella notte attorno alle tre: un bottino importante, di 360 giubbotti invernali per un valore complessivo di oltre 100 mila euro. Uno dei tanti colpi messi a segno da una banda di serbi, che dopo una serie di pedinamenti da parte delle forze dell’ordine erano stati finalmente arrestati.
Ieri mattina Dorde Bolicevic, 32 anni, Ivan Markovic, 35 anni e Aleksandar Mijajlovic, 31 anni, tutti difesi dall’avvocato Mauro Serpico, davanti al giudice dell’udienza preliminare per l’accusa di furto con circostanze aggravanti hanno patteggiato 3 anni di reclusione e 800 euro di multa ciascuno. «Abbiamo chiesto ed ottenuto inoltre la sostituzione della misura cautelare in carcere con il divieto di dimora in Veneto», spiega l’avvocato Serpico. La competenza di Treviso è stata determinata dal delitto più grave compiuto dalla banda, quello a Preganziol. Operavano come dei veri e propri “trasfertisti”: utilizzando auto il più delle volte a noleggio, mettevano a segno il furto, portavano la merce al confine e dopo alcuni giorni tornavano in Italia per mettere a segno l’ennessimo colpo. Furti di una certa importanza, bottini di diverse decine di migliaia di euro. Messi a segno un po’ in tutto il Veneto. Oltre al colpo messo a segno a Preganziol ai tre il tribunale di Treviso ha contesto un furto a Rovigo, nell’esercizio commerciale “Tentazioni”: anche in questo caso decine di migliaia di euro in capi di abbigliamento e biancheria intima. Sempre lo stesso giorno, il 15 dicembre del 2014, a Venezia si erano impossessati delle targhe di un’autovettura parcheggiata, da sostituire alle proprie per non essere identificati dalle forze dell’ordine. Il colpo più importante a Preganziol: la banda era riuscita ad entrare dal retro del negozio. Con un possente veicolo avevano abbattuto l'ostacolo che delimita il passaggio riservato a pedoni e biciclette, avvicinandosi al retro del negozio. Un’operazione senza sbavature. Ma gli inquirenti erano nelle loro tracce: l’arresto è avvenuto al momento della riconsegna di un’auto presa a noleggio. (s.g.)
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