Rapitore ladro gentiluomo ruba le borse alle mamme

Cipriano Gabrielli faceva parte del commando che tentò di sequestrare Snaidero Ha fatto ritrovare oggetti e documenti davanti alla chiesa. È stato denunciato
Borin Vittorio Veneto carabinieri per arresto Cipriano Gabrielli Borin Vittorio Veneto carabinieri per arresto Cipriano Gabrielli
Borin Vittorio Veneto carabinieri per arresto Cipriano Gabrielli Borin Vittorio Veneto carabinieri per arresto Cipriano Gabrielli

CESSALTO. Da temerario bandito è diventato «ladro gentiluomo» di borsette delle mamme. Cipriano Gabrielli faceva parte del commando nel 1984 che tentò di rapire il re delle cucine Roberto Snaidero, a Majano. Adesso l'uomo, che ha 65 anni, è tornato ad avere dei guai con la giustizia. I carabinieri l'hanno denunciato per furto e utilizzo indebito di carta di credito. Di giorno, nel pieno centro di Cessalto in piazza Martiri della Libertà aveva scassinato mandando in frantumi il finestrino l'auto di una mamma di 22 anni che stava accompagnando il figlio all'asilo. Le ha rubato la borsa lasciata sul sedile e gli occhiali da sole. Poi presi i contanti e il bancomat con cui ha prelevato 50 euro da un istituto di credito di San Stino di Livenza, ha lasciato la borsetta con documenti e oggetti personali davanti alla porta della chiesa di San Stino. «L'ho lasciata lì così ero sicuro che sarebbe stata ritrovata» ha detto agli inquirenti riferendo di un suo consueto modo di agire. Agli stessi carabinieri che l'hanno denunciato Gabrielli ha ricordato il suo passato e il suo presente da «ladro gentiluomo» vicino alla pensione. Da bandito nel commando quando la notte del 26 ottobre 1984 fu assalta la villa Snaidero a Majano del Friuli e in cui furono uccisi tre suoi complici nella sparatoria ed egli stesso rimase ferito. «Ma non volevamo fare un sequestro, miravano alla cassaforte» ha rivelato. Ad oggi, che vive in un container a Istrana e ricade «in tentazione» infrangendo la legge. Lo scorso 3 ottobre era in trasferta a Cessalto. Le telecamere di videosorveglianza comunale hanno immortalato la sua Opel Astra negli stessi minuti del furto, alle 8.58 di mattina. Quelle della banca di San Stino invece quando mezzora dopo effettuava il prelievo. I carabinieri di Cessalto coordinati dalla Compagnia di Conegliano sono risaliti a lui attraverso i riscontri delle immagini. La perquisizione nella sua dimora ha permesso inoltre di recuperare gli occhiali da sole Gucci sottratti alla giovane mamma. «Faccio dei furti (nel 2010 fu arrestato per colpi analoghi su auto fuori da cimiteri e asili tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene ndr), ma non potrei mai torcere nemmeno un capello a una donna» avrebbe spiegato ai militari dell'Arma per confermare il suo agire da gentleman. Ora però è stato nuovamente denunciato. Dal capitano dei carabinieri Valerio Marra un consiglio a tutte le donne: «Mai lasciare nulla di incustodito dentro l'auto, nemmeno per pochi minuti».

Diego Bortolotto

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