Raid dei ladri nel cimitero. «Rubati perfino i ricordi di mio marito»

Una donna denuncia: «Hanno preso i suoi rosari dal loculo, un gesto vile». Fiori e oggetti scomparsi anche a Cavalier di Gorgo, Fontanelle e Rustignè
zago agenzia foto film treviso cimitero san lazzaro
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ODERZO. Furti in cimitero, fioccano le segnalazioni. L’ultima in ordine di tempo ha visto protagonista Francesca Visentin, mercoledì la donna si è recata nel cimitero del centro dopo una settimana trascorsa a casa in malattia per portare i fiori e una preghiera al marito Antonio, scomparso due anni fa. . Ma quando la donna è arrivata nell’ala “monumentale” del camposanto, quella più vicina alla strada e all’ospedale, si è trovata un’amara sorpresa, da non credere ai propri occhi: i rosari di Padre Pio e della Madonna dei Miracoli, ai quali il marito era devoto, sistemati accanto all’urna pochi giorni prima erano scomparsi, portati via da qualcuno che non ha avuto alcun rispetto.

La signora Francesca è ancora incredula: «Ho provato sconcerto e un grande dolore. Non era nulla il valore economico di quei due rosari, ma il valore affettivo era davvero tanto grande». La donna ha deciso di condividere la sua disavventura sui social. «Le due corone erano una testimonianza dell’affetto che mia figlia continua a provare per il padre anche dopo che la morte li aveva divisi provocando tanto dolore. È stato proprio questo a ferirci nel profondo» aggiunge Francesca.

«Avevamo già subito altri furti. Tempo fa erano spariti i fiori che avevamo appena preparato, ma quello è niente: i fiori si ricomprano. Ma quest’ultimo furto mi è davvero dispiaciuto» prosegue la donna. Non è stata l’unica a subire furti di questo tipo. Dopo lo sfogo di Francesca, tanti altri opitergini si sono fatti avanti. Le brutte esperienze molti simili tra loro: c’è chi racconta di come a Cavalier, frazione di Gorgo, da alcune tombe siano spariti degli oggettini.

Un’altra donna di Fontanelle riferisce di aver visto una persona intenta a prendere fiori dalle tombe di diversi defunti allo scopo di comporre un proprio mazzo e abbellire con i fiori altrui la tomba di famiglia. Un malcostume diffuso, insomma.

«Capisco che non si possano mettere telecamere ovunque, ma non riesco proprio a capire come si possa mancare di rispetto anche a un cimitero. Chi compie atti del genere va a rivangare il dolore dei familiari, è una grave mancanza di civiltà» dice Francesca, che ancora non è riuscita a perdonare gli autori del gesto.

Non è la prima volta che i cimiteri di Oderzo vengono presi di mira dai ladri. Anni fa era stato il camposanto della frazione di Rustignè ad essere passato al setaccio: per un alcune settimane continuavano a spariti fiori e oggettini.

Ancora a Oderzo, un paio d’anni fa, era accaduto un caso simile quando una signora aveva denunciato il furto dei fiori dalla tomba di sua madre. «Chi può rubare su una tomba e guardarsi ancora allo specchio?» si era chiesta la signora senza poter trovare risposta. —

Niccolò Budoia

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