Raccoglie bacche e rischia di affogare Lo salvano un podista e i pompieri

Un pensionato, scivolato nella Piavesella, si è aggrappato ai rovi e si è messo ad urlare chiedendo aiuto Il giovane ha cercato di soccorrerlo da solo e poi ha chiamato i rinforzi. Scongiurato l’annegamento

NERVESA

Un uomo che girava in cerca di bacche di rosa canina nei campi lungo via Madonnetta a Nervesa è scivolato all’improvviso nel canale Piavesella, ma si è salvato grazie ad un podista di passaggio. Questa è in sintesi la disavventura vissuta nel primo pomeriggio di ieri da un anziano della zona. Sul posto per i soccorsi sono giunti i vigili del fuoco e i sanitari del Suem che hanno portato il malcapitato in ospedale con l’ ambulanza.

I SOCCORSI

Il cercatore di bacche, che non ha mai perso conoscenza, oltre allo spavento ha rimediato ferite non gravi alle mani causate dalle spine dei rovi nei tentativi fatti di arrampicarsi sugli argini del canale. Accusava inoltre postumi della caduta e del bagno nell’acqua fredda in autunno avanzato, ma non è in gravi condizioni. A salvarlo è stato l’allarme lanciato da un giovane che stava camminando nella zona e non ha nessuna voglia di prendersi meriti o di mettersi in mostra. «Camminavo a passo veloce quando ho sentito gridare “aiuto”» spiegava ieri il giovane ancora un po’ sotto choc per l’avventura che ha vistoil suo decisivo intervento. Il podista ha cercato di aiutare il malcapitato ad uscire dall’acqua, ma non riuscendovi da solo è corso a cercare aiuto suonando il campanello di una casa vicina e cercando di fermare chi passava per la strada. L’intervento di altri passanti e residenti non è bastato però a portare l’anziano fuori dall’acqua. La chiamata al 112, numero d’emergenza dei carabinieri, ha invece fatto scattare l’allarme che ha portato sul posto i vigili del fuoco.

L’INTERVENTO DEI POMPIERI

«Sono stati loro a portarlo fuori dall’acqua. Io non ho fatto nulla di speciale» concludeva ieri il podista, che nella sua timidezza ha risposto alle nostre domande, ma non vuole apparire quasi che il suo gesto altruistico fosse una cosa di cui vergognarsi. L’intervento del giovane è stato certamente fondamentale per salvare il malcapitato che comunque ha avuto una notevole forza d’animo in questa situazione di pericolo.

«PIù FORTE DELLA CORRENTE»

«Si è retto con molta forza sui rovi pieni di spine per non farsi trascinare dalla corrente e per cercare di uscire dall’acqua ed ha urlato molto forte per attirare l’attenzione di chi poteva salvarlo» spiega un testimone. Una volta estratto dall’acqua l’anziano è stato fatto distendere nel prato della vigna sulla riva del canale dove ha potuto scaldarsi con una coperta di una famiglia del luogo in attesa dell’arrivo dei sanitari. Nella vicenda si può anche trovare un elemento simbolico.

Il tutto è avvenuto nel pomeriggio di Ognissanti la ricorrenza in cui vengono ricordati appunto tutti i santi, anche quelli dei quali praticamente nessuno ricorda la storia, ma che comunque hanno fatto dei miracoli, un po’ come il giovane podista la cui azione non è stata soprannaturale, ma è stata certamente provvidenziale. Con le bacche di rosa canina si possono ottenere confetture e liquori. Magari il malcapitato ne farà omaggio a chi lo ha salvato, prima cercando di farlo uscire e poi attivando velocemente i soccorsi. —



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