«Quel residence è un errore» La Soprintendente protesta

Emanuela Carpani: «La zona non ha vincoli ma il Comune doveva stare attento L’intervento rischia di vanificare anni di lavoro per la tutela dell’area del Castello»
Interpress/Mazzega Tantucci Venezia, 18.05.2015.- Comune di Venezia, Firma Protocollo d'Intesa.- Nella foto la Sovr.Emanuela Carpani.-
Interpress/Mazzega Tantucci Venezia, 18.05.2015.- Comune di Venezia, Firma Protocollo d'Intesa.- Nella foto la Sovr.Emanuela Carpani.-



Non vi sono vincoli paesaggistici in via Benedetto Croce, ma la Soprintendenza regionale chiede la documentazione al Comune per la nuova costruzione di un residente vicino al castello. «Trattandosi di una zona classificata nel Prg come area di mantenimento - scrive il soprintendente Emanuela Carpani -, il Comune avrebbe dovuto porre maggiore attenzione nell'autorizzare un intervento che contrasta con l'ambito territoriale in questione e rischia di vanificare il lavoro condotto congiuntamente da anni per la tutela dei luoghi di interesse storico-paesaggistico del territorio coneglianese ed in particolare dell'area del castello».

IL NUOVO EDIFICIO

In linea d'aria il residence sulla collina di via Croce è situato a 300 metri dalla torre del castello e ancora meno dalle storiche mura Carraresi (che, in area privata, rimangono inaccessibili, anche dopo l'intervento di un milione di euro per la ristrutturazione attuata con il Rotary).

ITALIA NOSTRA

Il Comune ha concesso un regolare permesso di costruire e quindi il cantiere è in uno stato avanzato. I referenti della sezione di Conegliano di Italia Nostra, quando hanno osservato l'elevazione dell'immobile, ben evidente rispetto alla precedente villetta, hanno contestato l'opera. La Soprintendenza alle belle arti e al paesaggio conferma come l'edificio rischi di essere impattante per l'ambiente, seppur non vi siano vincoli e i lavori possono proseguire. «Una palazzina residenziale di notevole impatto nel contesto di appartenenza - aggiunge l'ente - laddove prima esisteva una villetta poco visibile». Il timore di Italia Nostra è che sulla collina che porta al castello, da via Gorizia, possano essere autorizzati altri interventi edilizi, considerato che altre case sono in vendita. L'associazione vuole evitare che la collina, già cementificata nel passato, diventi uno "skyline" e perciò continuerà a monitorare la situazione.

CHIESTA UNA RELAZIONE

La stessa Soprintendenza ha chiesto al Comune di Conegliano di avere una relazione su quanto si sta realizzando. L'intervento è stato autorizzato in base al "Piano casa", in precedenza era stata demolita la vecchia abitazione. La collina sotto al castello è una delle zona più prestigiose ed esclusive della città. Tra gli Anni '70 e '80 lì sono state realizzate una serie di ville. In questi anni sono stati rinnovate e costruite altre residenze.

via giambellino

Nel versante del colle di fronte, sopra il parco Rocca tra via Giambellino e via Tiepolo, l'amministrazione comunale aveva invece eliminato il progetto di costruzione di un condominio di edilizia popolare, a seguito delle proteste degli abitanti. L'intervento è stato spostato in via Dei Ciliegi a Campolongo, dove per ora rimane la triste catapecchia di quello che doveva diventare un centro polifunzionale per associazioni. —



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