«Quei soldi non ne valgono la pena»: così Logan saluta compagni e Treviso

La scelta del giocatore che trascinò TvB alla promozione Aveva altri 15 mesi di contratto, ma non tornerà dagli Usa
guerretta agenzia foto film villorba treviso basket - cremona in foto logan
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TREVISO. «Quei soldi non ne valgono la pena… meglio uscire la mattina». Il tweet di David Logan è inequivocabile: la guardia di Chicago ha compiuto una scelta precisa nei giorni scorsi lasciando in fretta Treviso per tornare a casa. Di più: Logan evidentemente non è disposto a tornare nella Marca a breve, pur conscio delle conseguenze che accompagneranno la sua decisione, cioè la rescissione del contratto biennale firmato la scorsa estate e la perdita di uno stipendio sostanzioso.

È inutile dunque sperare di vedere il veterano in palestra assieme ai suoi ormai ex compagni il prossimo 17 marzo, data di ripresa degli allenamenti. Anche perché nel frattempo gli Stati Uniti hanno deciso di blindare i confini, limitando i voli da e per l’Europa, respingendo gli ingressi di stranieri provenienti da zone di quarantena e accogliendo i cittadini statunitensi in arrivo solo dopo adeguato screening medico.

La liaison di Logan con Treviso Basket, di fatto, si conclude così. Prima la salute, anche a scapito dell’ingaggio. Ragionamento simile a quello di Jordan Parks, anche lui volato a casa senza avvisare la società.

Via Twitter l’ex triestino pare interessarsi comunque della situazione sanitaria, confrontandosi ad esempio con i connazionali rimasti in Italia (Adrian Banks, guardia di Brindisi, e Jazzmarr Ferguson, play-guardia di Piacenza) e parlando della positività al tampone di due componenti della Victoria Libertas Pesaro – altra questione lungamente dibattuta nei social network.

E proprio il sospetto che il contagio possa passare attraverso i medici sociali non lascia tranquilli gli atleti americani. Anche Parks verosimilmente non risponderà alla convocazione di martedì prossimo stracciando il proprio contratto: un vero peccato, visti i progressi tecnici compiuti dall’ala nei suoi cinque mesi di campionato in biancoceleste.

Situazione opposta per gli altri stranieri di TvB. Almeida prosegue gli allenamenti anche tra le mura di casa a Treviso, Fotu si concede qualche partitella improvvisata di calcio con i bambini trevigiani e Nikolic partecipa volentieri alle iniziative collettive dei compagni di squadra. Tutti in attesa di novità mentre il mondo della pallacanestro europea va verso una serrata completa.

Dopo l’Italia, anche Spagna, Grecia e Polonia hanno fermato i campionati e lo stop ha riguardato anche le Coppe, con FIBA e ECA concordi nel fermare tutte le competizioni, Eurolega compresa. L’Ucraina addirittura ha decretato la fine anticipata della stagione attribuendo il titolo al Dnipro, senza ipotizzare riprese o playoff. Il Paese ex sovietico potrebbe aver inaugurato una strada. 


 

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