Quattro defibrillatori installati a Casale nel ricordo di Daniela

L’iniziativa voluta dal marito della donna morta a fine marzo Dai privati 12 mila euro, il Comune ha appoggiato il piano

CASALE SUL SILE. Quattro defibrillatori automatici per un intervento rapido in caso di infarto: a Casale si punta sulla prevenzione. Il nome tecnico è “Dae”, che sta per “Defibrillatore automatico esterno”, il giorno di consegna ufficiale sarà domenica. Questi dispositivi di ultima generazione in caso di malore rilevano autonomamente il ritmo cardiaco, determinano il fabbisogno energetico e in caso di necessità rilasciano la scarica elettrica idonea. Domani ne saranno installati quattro, tutti con le apposite teche, in diversi punti del territorio comunale: uno vicino alla biblioteca e al polo scolastico del centro, uno negli ambienti parrocchiali del Grest, uno vicino alla farmacia di Conscio del dottore Smania, uno vicino alla farmacia di Lughignano del dottor Ribaudo.

Questa dotazione sanitaria nel segno della prevenzione è il risultato di un progetto comunale a cui si è aggiunta la mobilitazione di privati cittadini, società civile e associazioni.

la tragedia

A fine marzo la casalese Daniela Zuin, 56 anni, si era sentita male mentre si trovava in un entro estetico, il Salone Vanity: alcuni giorni dopo, 7 aprile, il suo cuore aveva smesso di battere. Oggi il marito Riccardo Zanchetta, commerciante cittadino, è tra i primi ad aver sostenuto l’iniziativa nella speranza che in futuro la disponibilità di questi nuovi dispositivi possa salvare la vita in caso di malore. «Il nostro Comune già da inizio anno lavorava al progetto “Casale si Cura”» spiega il primo cittadino Stefano Giuliato «elaborato dal nostro consigliere cardiologo Ferdinando Baldessin, che si è attivato per portare a Casale questi dispositivi dell’Usl messi a disposizione dalla Regione Veneto. A questa iniziativa si è aggiunta le mobilitazione di molti cittadini che ha reso possibile una significativa copertura del territorio».

gara di solidarietà

In tutto i privati hanno raccolto 12 mila euro: la più cospicua donazione è quella di Zanchetta (un Dae e una teca), della parrocchia di Santa Maria assunta di Casale con il contributo di Centromarca Banca (un Dae e un’altra teca), della Cooperativa Toniolo (una teca) e del gruppo sportivo San Martino di Lughignano (una teca). I Dae sono assegnati dal Suem in base a un accordo di comodato d’uso gratuito con durata perenne. L’uso di questi strumenti è alla portata di tutti: dalla prossima settimana sono in programma corsi di formazione gratuiti per i cittadini e attività di sensibilizzazione per gli studenti dell’istituto comprensivo. —

Matteo Marcon

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