Quando lo scontro divampa tra gli utenti Sui vaccini i “derby” peggiori della rete

«Vaccinate insemenio». Ecco, questa può essere il commento simbolo, la frase manifesto dell’hater contro hater, il derby dell’odio. Ovvero quando la rissa da tastiera avviene tra due utenti, e non si tratta invece degli attacchi (singoli o di branco) contro politici, medici, giornalisti... Non è un caso, è più un casus, alla latina, che a scatenare la guerra sia un tema caldo, caldissimo: quello dei vaccini. Le regole d’ingaggio spesso saltano quando si tocca questo tema: guelfi e ghibellini non ammettono le ragioni gli uni degli altri, l’unico ponte è l’insulto reciproco.
«Non capite un bel…… !!! Anche con 10 dosi puoi contagiare, ma nemmeno davanti all’evidenza non capite, tempo perso», altro commento recente di un utente sulla nostra pagina Facebook in tema vaccini. «Ma hai idea della bestialità che hai scritto?», per citare un altro commento citabile post filtro di censura. Basta, deghe un tajo, anche voi: non si può pretendere che un social diventi un’Accademia dei lincei, ok, ma ci sarà pur una via di mezzo tra questo estremo e il peggiore bar di Caracas, parafrasando una pubblicità.
«Virologo anche tu presso Conad?», ecco, almeno facciamoci una risata sopra.
C’è anche la politica, fra gli argomenti che fanno impennare il rissometro, niente di nuovo sotto il sole: un tema che fa spesso salire il sangue alla testa. E spesso gli attacchi vanno sul personale, sulle offese, anche sul sessismo. Al becero non c’è mai fine. «Ecco un commento che merita l’oscar della stupidità». «Che commento da capra». «Ma vai a vaccinarti di covid ed anche di ignoranza», chiudiamo con questo, tornando al principio. Se l’ignoranza stimolasse davvero degli anticorpi contro sé stessa e la volgarità non sarebbe male, no? Facciamo anche quattro o cinque dosi. —
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