Put, autovelox e multe a rischio

 Autovelox sul Put: il tribunale civile di Treviso dovrà verificare la correttezza dell'iter con il quale la Prefettura di Treviso ha promosso il Put «strada ad alto scorrimento», requisito necessario per poter multare gli automobilisti per eccesso di velocità senza contestazione immediata (data la pericolosità oggettiva dell'arteria), ossia tramite autovelox fissi automatici senza il presidio dei vigili. Una verifica che il tribunale civile di Treviso non ha fatto, come pure doveva fare, quando il Put, nel 2005, è stato «ritarato» dalla Prefettura. E' questo il responso della Cassazione, reso noto ieri. Un responso che fa tremare Ca' Sugana: se alla fine della verifica dovesse risultare che manca qualcosa nella pratica prefettizia, gli autovelox andrebbero eliminati e le migliaia di multe prodotte fino ad oggi sul Put potrebbero essere ritenute illegittime, e quindi da restituire. La Suprema Corte ha accolto così il ricorso di un multato in viale Oberdan, stabilendo che gli automobilisti multati hanno il diritto di sapere se la via che percorrevano aveva tutti i requisiti per essere considerata «ad alto livello di scorrimento», dato che solo in base a precisissime valutazioni il prefetto ha il potere di cambiare o meno categoria alla strada. E alcuni avvocati avvertono già: una strada ad alto scorrimento deve avere un semaforo a ogni incrocio e innesto, cosa che il Put non ha. Ca' Sugana: «Prendiamo atto del deposito della sentenza della Cassazione e ci riserviamo di commentare quando l'avremo letta integralmente. Da una prima sommaria informazione constatiamo però che la Cassazione ha rimesso una questione così importante ai giudici di merito locali, gli unici in grado di valutare la bontà del decreto prefettizio sul Put. Ribadiamo che al Comune interessa per prima cosa la sicurezza dei cittadini». Del caso si parlerà oggi in giunta. L'assessore alla Sicurezza De Checchi è intenzionato a non staccare gli autovelox in attesa della verifica.