Torna il campo scuola della Protezione civile dedicato ai volontari di domani

Mettere le mani in pasta con le prime situazioni di emergenza (simulata), conoscere le procedure base e l'attrezzatura necessaria per intervenire. Lavorare e divertirsi fianco a fianco con gli educatori e i volontari di Protezione civile che animeranno le attività.

Senza cellulare, che verrà consegnato ai ragazzi solo dopo cena per una chiamata a casa. Torna anche quest'anno il campo scuola "Anch'io sono la Protezione civile", dal 22 al 28 giugno alla casa alpina della parrocchia di Pieve di Soligo in località Pecol di Zoldo, nel Bellunese.

Sette giorni per i ragazzi dai 13 ai 16 anni promossi dai gruppi di Protezione civile di Orsago, Treviso, Oderzo, Colle Umberto, Conegliano, dai Cavalieri dell'etere di Conegliano, Advanced Technology Rescue di Montebelluna, Radio Club Protezione civile di Santa Lucia di Piave e Sipem Sos Veneto.

C'è tempo fino al 5 giugno per iscriversi, inviando una mail a jackmiori@yahoo.it. I partecipanti dovranno garantire la partecipazione a tutta l'esperienza. C'è posto per un massimo di 25 ragazzi, se le domande dovessero essere di più verrà data la priorità a chi non ha partecipato negli anni scorsi e ai ragazzi più grandi che non potrebbero ricandidarsi in futuro. La quota per la partecipazione è di 100 euro.

Un'esperienza che gli anni scorsi aveva raccolto riscontri positivi dai ragazzi e dalle famiglie e che getta le basi per i volontari di domani. Obiettivo del campo è infatti quello di dare ai ragazzi un primo abc di cosa sia la Protezione civile, come si diventa un volontario e cosa è chiesto loro nel quotidiano e nelle emergenze.

Un'esperienza segnata anche dall'uso moderatissimo dei cellulari, proprio per catapultare i ragazzi nelle attività, molte delle quali all'aria aperta delle Dolomiti della Val di Zoldo.