Protesi all’anca e al ginocchio Monastier prima nel Veneto

La clinica Giovanni XXIII ha effettuato il più alto numero di interventi Munari: «La nostra forza è una équipe coesa di ortopedici e fisiatri» 

sanità

Monastier prima in Veneto per interventi di protesi all’anca e al ginocchio: grazie a tecniche chirurgiche consolidate e moderne e alla competenza di medici e infermieri, il paziente in piedi già dopo poche ore dall’operazione. La Casa di Cura “Giovanni XXIII”, ora presidio ospedaliero, è la struttura regionale che ha effettuato il maggior numero di interventi di protesi all’anca in Veneto. A sancirlo, è il Ministero della salute.

Nel corso del 2019, l’equipe della chirurgia protesica coordinata dal dottor Carlo Callea della quale fanno parte i dottori Angelo Genova, Roberto Corezzola, Andrea Maggi, Mirko Marchiori, Massimo Zona, Marco Filipputti, Ettore La Bruna, Marco Pavan, Massimo Di Giuseppe e Giustino Piccirillo, ha effettuato 793 interventi di protesi d’anca e 786 interventi di protesi di ginocchio, collocando la struttura al primo posto per protesica anca-ginocchio in regione e al 6° posto della classifica nazionale.

Le tecniche utilizzate sono in continua evoluzione anche in relazione ai materiali sempre più affidabili meccanicamente e biocompatibili. Il reparto fisioterapico, con la nuova palestra del “Giovanni XXIII” diretto dal dottor Alessandro Mario Munari consente all’operato, attraverso opportune ed attuali metodiche riabilitative, di riprendere le normali attività già dopo poche settimane. «La forza del percorso riabilitativo sta nella multidisciplinarietà di una equipe coesa di medici ortopedici e fisiatri e nella collaborazione continua di tutto il personale medico con i fisioterapisti e gli infermieri che, insieme alle tecniche operatorie e riabilitative, rendono più rapido, ma nello stesso tempo umano, il periodo di ospedalizzazione» fa sapere il dottor Alessandro Mario Munari.

Nella nuova palestra è presente anche un’innovativa strumentazione robotica “Hunova” che, attraverso un avatar, accelera i tempi di recupero. «Nella nostra struttura si sta consolidando il concetto di “scuola” diretta da un grande chirurgo ortopedico, il dottor Carlo Callea, impegnato da oltre 40 anni, nel migliorare la qualità di vita del paziente» ribadisce Gabriele Geretto, amministratore delegato del “Giovanni XXIII”. —



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