Protesi al ginocchio, in ospedale a Conegliano arriva il superteam

CONEGLIANO. I pazienti curati a casa loro, presso gli ospedali del territorio; piuttosto migrino i medici. Detto, fatto. Dopo l’ennesima sollecitazione del presidente della Regione, Luca Zaia, l'équipe di Ortopedia e Traumatologia di Conegliano-Vittorio Veneto ha eseguito ieri, in collaborazione con il professor Francesco Benazzo, direttore della Clinica Ortopedica dell'Università di Pavia, due interventi chirurgici di particolare complessità di chirurgia protesica del ginocchio. Di solito sono i pazienti trevigiani a raggiungere Pavia, per questo tipo di operazioni. Nel caso specifico, invece, si sono trasferiti i clinici. E così accadrà anche in futuro; d’altra parte già succede tra gli ortopedici di Conegliano e Vittorio Veneto. Un intervento, quello di ieri, che risponde anche ad un’altra esigenza: quella di richiamare pazienti anche da fuori regione. «Siamo intervenuti - spiega il primario di ortopedia, Claudio Melchior - su due pazienti che a causa, rispettivamente, di un grave incidente e di un’infezione risalenti a parecchi anni fa, presentavano gravi problemi nell’allineamento e nella mobilità del ginocchio». Sui degenti è stata impiantata una particolare protesi in grado di ripristinare l’allineamento del ginocchio da un lato e, dall’altro, di compensare la superficie ossea mancante, in modo da restituire mobilità all’articolazione. «I due interventi, fatti in collaborazione con il professor Benazzo - aggiunge Melchior - rappresentano l’avvio di una collaborazione volta a permettere l’ulteriore crescita professionale e scientifica della nostra équipe.
La collaborazione con le strutture universitarie è infatti garanzia di aggiornamento nella formazione e nello sviluppo di nuove metodiche per dare risposte sempre più moderne e attuali alle richieste dell'utenza». Prospettiva, questa, che vale sia per Conegliano che per Vittorio Veneto, dal momento che il dipartimento di ortopedia è unico.
Il 2017 è stato un anno di grande impegno per l’équipe di Melchior che ha visto incrementare di oltre il 36% l’attività chirurgica, passando dai 2922 interventi chirurgici del 2016 ai 3.985 interventi chirurgici dello scorso anno. Notevole anche l’incremento dell’attività ambulatoriale, passata dalle 27.758 prestazioni del 2016 alle 31.287 del 2017.
Ben 462 le operazioni all’anca, al ginocchio e alla spalla svolte. Melchior, tuttavia, non si accontenta: «L’obiettivo su questo fronte - anticipa - è di arrivare ai 600 interventi l’anno». E il direttore generale Francesco Benazzi si mette a completa disposizione: «Nel 2017 - ricorda il manager - sono state avviate alcune novità estremamente importanti: l’attivazione dell’ambulatorio specialistico di chirurgia della mano, con sale operatorie dedicate, che ha registrato un progressivo costante aumento dell’attività sia ambulatoriale che chirurgica.
L’avvio della chirurgia mininvasiva del piede per il trattamento dell’alluce valgo e delle patologie dell’avampiede e la chirurgia mininvasiva per via anteriore per la protesizzazione dell’anca hanno permesso di elevare ulteriormente il livello qualitativo del reparto».
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