Prosecco, il mercato è euforico «Ma sul Glera è giusto frenare»

Polegato (Coldiretti) condivide l’appello dell’assessore regionale Caner «I nuovi vigneti non diventeranno mai Docg, o forse fra dieci anni o più»
Francesco Dal Mas

CONEGLIANO

Basta Glera, come sostiene la Regione con l’assessore Federico Caner? «Basta e avanza» risponde il presidente provinciale di Coldiretti, Giorgio Polegato. «Di Glera a terra ne abbiamo 8, forse 10 mila ettari. Fin troppi. Chi oggi lo piantasse, sbaglierebbe del tutto investimento. Forse fra una decina d’anni potrebbe ricavarne Prosecco. Ma alla sola condizione che tutte le prossime vendemmie risultassero in forte carenza produttiva».

LO STOP AGLI IMPIANTI

Il “no” a nuovi vigneti di Glera la ha ribadito sere fa a Gaiarine l’assessore regionale Federico Caner, il quale ha detto invece di sì al recupero di quegli ettari storici, per la sola annata 2021, che risultassero necessari per compensare la minore produzione di bollicine con la prossima primavera. Il tema è stato posto dal Consorzio Prosecco Doc, in consultazione con le diverse categorie. «Sono 5 o 6 mila ettari? Siamo tutti d’accordo – conferma Paolo Casagrande dell’Anpa – purchè ci si limiti a quest’anno e si vada a pescare tra i vitigni 2016 e 2017». Il presidente di Coldiretti, Polegato, sottoscrive pienamente questo orientamento. «I mercati sono addirittura in euforia, gli aumenti della domanda sono tutti a due cifre, da un Paese all’altro. Il Rosè è stato una lietissima sorpresa. Penso che sarà pari al 10% della produzione, se non di più. Quindi fra i 50 ed i 60 milioni di bottiglie». Ma il 20% di produzione in meno, come nelle previsioni per la prossima raccolta, significherebbe la contrazione di almeno 10 milioni di bottiglie.

RAGIONI DI MARKETING

«È evidente che in presenza di una crescente domanda dei mercati non possiamo che ricorrere al Glera a terra, riconoscendo come prosecco – anticipa il presidente di Coldiretti – quanto effettivamente ci serve». Non può essere che da qui a settembre, quando appunto si vendemmierà, le uve possano riprendersi. «In verità sulla vite stiamo riscontrando, purtroppo meno grappoli rispetto all’anno scorso» conferma, preoccupato, Polegato. E questo vale non soltanto per il Prosecco, anche per altri vini.

L’81,5% del Glera da promuovere come Prosecco sarà in veneto, soprattutto in provincia di Treviso. Il 18,5% in Friuli. Il tema sarà al centro anche dell’assemblea della Doc venerdì prossimo. Per il numero uno della Coldiretti bisogna assolutamente assecondare la ripartenza. «Anche in questi giorni, infatti, riscontriamo che i brindisi col Prosecco si stanno moltiplicando e che il nostro spritz – conclude Polegato – non teme assolutamente la concorrenza del franco-argentino».

«BASTA POLEMICHE»

E, a proposito di assemblee, la Coldiretti condivide e rilancia l'invito dello stesso Caner - sempre espresso a Gaiarine - di serrare le fila, all'interno dei Consorzi sulla condivisione delle scelte, astenendosi dalle polemiche. Dopo l'appuntamento elettorale della Doc, con la probabile conferma della presidenza di Stefano Zanette, il 29 giugno sarà la violta dell'assemblea elettiva della Docg, da cui scaturirà il cda che a seguire eleggerà il nuovo presidente. —



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