Pronto intervento ex-forestale una pattuglia per tutta la Marca

Nonostante il riordino che ha riunito il corpo ai Carabinieri mancano ancora risorse e uomini Per gestire le emergenze si fa a turno, con un’auto. Ad Asolo in “caserma” solo una persona
de wolaski agenzia foto film silea inquinameto autolavaggio treviso mare
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«Scusi, avremmo bisogno di un intervento ambientale». «Forestale?». «Beh, anche si». «Allora deve chiamare il 1515, non il 112, comunque interveniamo anche noi». Questo, più o meno, il dialogo avvenuto alcuni giorni fa quando un cittadino ha contattato le forze dell’ordine per denunciare un inquinamento. Lui, diligentemente, ha chiamato il 1515, numero del Corpo Forestale dello Stato, la pattuglia è partita e arrivata, ma ha impiegato un’ora e mezza.

Non è stata colpa di un disservizio, della Panda d’ordinanza o del lassismo degli agenti che al loro arrivo sul posto si sono comunque scusati. La ragione di un’attesa tanto lunga era solo una: la richiesta d’intervento era a Treviso sud e loro partivano dal Cansiglio, sessanta chilometri più a nord. «Ma come, non c’è la nuova caserma a Treviso?» è stato domandato. La risposta a questa domanda è un po’ la storia delle nozze con i fichi secchi.

La stazione di Treviso c’è. Operativa. Gestisce tutta la provincia sotto tutti i punti di vista, ma a livello di operatività emergenziale (ecco qui il 1515) mette in campo una pattuglia che lavora a turno sulla base di una organizzazione settimanale e comprende tutti gli altri cinque presidi forestali sul territorio ovvero Volpago, Asolo, Valdobbiadene, Vittorio Veneto e Cansiglio. I turni sono pianificati per garantire reperibilità notturna e diurna, vengono coperti da una pattuglia al mattino e una al pomeriggio e organizzati in base al poco personale a disposizione. Per chiarire: c’è solo un mezzo in servizio, e a seconda del piano settimanale può partire da Treviso come da Valdobbiadene a seconda del giorno e dell’ora. Se la richiesta parte da Asolo, ma quel giorno è in servizio il Cansiglio, tocca aspettare. Idem il contrario. E su Asolo val la pena sottolineare a che “la Forestale” è un maresciallo in servizio. Uno solo.

Ecco perchè l’altro giorno a Treviso sud i forestali sono arrivati dalla piana al confine con Belluno. Non erano in scampagnata, il personale è quello che è, e quel pomeriggio “la copertura” toccava a loro. «Speriamo che qualcosa adesso cambi» ammettono dal corpo. Accorpata all’arma dei carabinieri, la Forestale spera di poter avere una nuova organizzazione e nuove forze. «Qualche concorso è già stato aperto» sottolineano, «chissà che serva a portare nuovi agenti».

Il corpo conta meno di 8000 unità, che tolti ufficiali e uffici vuol dire ben poche persone in servizio nelle province. «Guai a confonderci coi forestali di cui tanto si parla» sottolineano riferendosi ai tantissimi assunti anche senza alcuna necessità, «quelli sono amministrativi e fanno capo alle Regioni» spiegano. La Forestale è un corpo di polizia che fa quel che può, con buona volontà, nel classico marasma della pubblica amminstrazione italiana.

Federico de Wolanski

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