Promotrice finanziaria sparita: clienti beffati pronti alla class action

La donna veneziana collaborava con le Poste. Le consulenze nell’ufficio di Mogliano Veneto

Federico De Wolanski
Un ufficio postale. A Mogliano clienti beffati da una promotrice sparita nel nulla
Un ufficio postale. A Mogliano clienti beffati da una promotrice sparita nel nulla

La promotrice finanziaria che collaborava con Poste Italiane e che a detta di decine di anziani clienti si sarebbe appropriata di alcune migliaia di euro a loro danno è irrintracciabile, svanita. Perfino i suoi avvocati non avrebbero modo di contattare la donna, F.C., 44enne di di Venezia.

Il 14 maggio la ventina di clienti beffati, tutti intercettati attraverso le consulenze all’ufficio postale di Mogliano Veneto, erano in tribunale a Treviso nella speranza che qualcosa si potesse fare per recuperare il maltolto.

A loro F.C. non solo avrebbe prospettato operazioni di varia natura ma avrebbe anche fatto firmare distinte di prelevamento, effettuato attraverso la loro carta di credito banco posta.

I fatti risalirebbero al periodo tra novembre del 2019 e l'ottobre del 2020. La consulente avrebbe proposto a diversi anziani la possibilità di nuovi guadagni trasferendo gli interessi già maturati soprattutto da investimenti di tipo obbligazionario in altri prodotti finanziari.

Secondo i clienti, la donna avrebbe invece trasferito gli interessi maturati su un conto a lei riconducibile. Ma il giudice non ha ritenuto validi gli atti di querela e il procedimento a carico della donna è sfumato.

La class action

Fine della guerra? Macchè. I clienti ora pensano d proseguire la battaglia formulando una class action contro la donna, e forse non solo. Nel mirino potrebbero finire anche le stesse Poste, che più d qualche cliente ieri mattina in tribunale ha chiamato in causa.

«Visto che si trattava, a quanto risulta, di una dipendente delle Poste, o comunque una persona che lavorava all’interno degli uffici di Poste Italiane, troviamo giusto che sia l’azienda stessa a farsi avanti, con un’assunzione di responsabilità» ha detto ieri il parente di uno degli anziani truffati, «facendosi carico in prima persona di risolvere gli ammanchi nei conti correnti». Sarebbe stata la stessa società infatti, notando delle strani movimenti finanziari, a allertare i clienti informandoli che i loro interessi erano svaniti. Di lì le querele e l’irreperibilità della promotrice. —

 

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