Profanata la tomba di un ventiduenne

CASTELFRANCO. «La mano sacrilega che ripetutamente ha qui rubato abbia almeno un po' di coscienza di riportare l'albero di Natale al suo posto. I morti non vedono. Dio si»: è questo il biglietto che ieri è apparso sulla tomba della famiglia Bellato a pochi metri dall'entrata da Borgo Vicenza del cimitero cittadino, dove qualcuno ha portato via l'addobbo natalizio che viene messo ogni anno nel luogo dove sono sepolti Giuseppe Bellato, scomparso nel 1970, e il nipote Manuel Bailo, giovane giornalista deceduto tragicamente ad appena 22 anni in un incidente stradale nel 1997.
Proprio in ricordo di Manuel che amava particolarmente le feste natalizie, ogni anno la famiglia porta un alberello sulla sepoltura. Ma, come già un'altra volta, qualcuno l’ha avuto portato via.
Un gesto odioso che si somma ad altri furti che periodicamente vengono messi a segno nella stessa tomba di famiglia, soprattutto di composizioni floreali: e di fronte all'ennesimo sfregio, i familiari hanno reagito richiamandosi alla coscienza di chi ha rubato, con il biglietto ieri ben visibile a chi si recava in cimitero. Una realtà, quella dei furti di fiori ma anche di altre suppellettili, che nonostante le segnalazioni non sembra cambiare. «Non trovare più i fiori e le piante che avevi messo il giorno prima non è più una sorpresa» dice una signora che ha appena letto il cartello messo dalla famiglia Bellato «ma può capitare anche di peggio: anche di incontrare un esibizionista che prende di mira le signore. È successo recentemente: per fortuna la signora ha avuto la prontezza d'animo di far finta di chiamare una persona con il telefonino e l'esibizionista si è dileguato». Strani incontri che possono avvenire anche perché i controlli sono veramente ridotti al minimo: «Sarebbe opportuno che il Comune mettesse delle telecamere all'interno del cimitero in modo da individuare chi ruba i fiori. Pare siano sempre gli stessi, anzi le stesse visto che si tratta di donne, che poi provvedono a rivendere quello che hanno rubato» dice un'altra signora «Ormai in cimitero non ci sentiamo sicuri: guardi se vede in giro qualche operatore» . Sulla videosorveglianza il Comune ha già fatto partire un progetto che ne prevede l'installazione in tutti i cimiteri cittadini con un investimento di 30mila euro. L'obiettivo è proprio quello di stroncare gesti inqualificabili che spesso vanno ben oltre il furto di fiori, arrivando anche ai danneggiamenti e persino agli incendi, oltre che allo spargimento di rifiuti. Problemi che si sono verificati nell'agosto scorso nel cimitero di Salvarosa, che, anche per questo motivo, è il primo interessato all'installazione di telecamere, cui seguiranno tutti gli altri camposanti.
Davide Nordio
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