Produzione calce, anche le Fornaci Grigolin vogliono crescere
Anche le Fornaci Grigolin, uno dei tre grandi siti produttivi della zona insieme a Fassa e Mosole, punta ad ampliare la propria produzione di calce. L’azienda infatti ha presentato un progetto, ora...
Anche le Fornaci Grigolin, uno dei tre grandi siti produttivi della zona insieme a Fassa e Mosole, punta ad ampliare la propria produzione di calce. L’azienda infatti ha presentato un progetto, ora all’esame della commissione di valutazione d’impatto ambientale, per aumentare la capacità produttiva di due forni. Si chiamano Cim e Maerz I, e vengono utilizzati dalla Grigolin principalmente per produrre calce. La richiesta dell’azienda è di aumentare del 12% la loro produttività, passando da 350 mila tonnellate all’anno di calce, a 392 mila. Oggi i due forni in questione producono entrambi al massimo 70 mila tonnellate di calce, verranno portati a 91 mila il Cim e a 98 mila il Maerz. Inoltre Grigolin ha proposto un aggiornamento tecnologico di un terzo forno, che comporterà però una lieve contrazione della produzione, da 210 mila tonnellate a 203 mila. A ciò si aggiungono 260 mila tonnellate di premiscelati (come intonaci e malte) che invece restano invariate. Aumentare la produzione significa anche consumare più energia, per questo l’azienda nello stesso progetto ha previsto di aumentare la quantità di rifiuti di legno da utilizzare nell’impianto di recupero energetico, aggiungendo 13.500 tonnellate all’anno alle attuali 76.500. Inoltre Il Gruppo Grigolin ha in progetto di trasferire l’impianto di recupero del materiale da demolizione Superbeton in una nuova area, acquisita di recente, a S. Lucia di Piave. Per quanto riguarda le emissioni e l’impatto che l’aumento della produzione di calce lo studio presentato dall’azienda sostiene che sia sostanzialmente trascurabile. Ma è proprio su questo che si concentreranno le attenzioni della Commissione Via provinciale. Nello studio si legge che «l’area di maggior ricaduta corrisponde ad una zona agricola e industriale in Comune di Nervesa della Battaglia. Tutti i valori risultano trascurabili, ad eccezione degli ossidi di azoto, per i quali si stima un “incremento di impatto” del 1,9% rispetto al SQA (standard di qualità dell’aria) della media annua».
(f.c.)
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