Precipitazione record Sott’acqua il garage della famiglia Benetton

CORTINA

Ancora tanta pioggia nella notte e durante tutta la mattinata a Cortina, ma questa volta i danni sembrano essere minori rispetto ad alcuni giorni fa, quando un forte acquazzone colpì il paese facendo esondare il torrente Ra Roiba a Verocai e allagando le zone di Majon, Cianderies, Pierosà, via del Castello. A Verocai, dove sei giorni fa il torrente era esondato, erano intervenuti anche i vigili del fuoco, per accertarsi che la situazione fosse sotto controllo. Di prima mattina è stata chiusa la strada da Alverà verso il passo Tre Croci a causa di ghiaia trasportata in strada in località Rio Gere. I mezzi presenti sul posto hanno liberato la strada dai detriti e nel pomeriggio si è potuto riaprire al transito dei veicoli. Da metà mattinata è stata chiusa al traffico anche la statale n. 51 “di Alemagna” in località Fiames, nel territorio comunale di Cortina, fino al passo Cimabanche, al confine con il Trentino Alto Adige. L’interdizione al transito si è resa necessaria a causa del maltempo, delle frane ma soprattutto dell’esondazione del lago di Landro nel territorio del comune di Dobbiaco, che ha riversato sulla sede stradale materiale fangoso e detriti. Già in mattinata a Cortina i vigili del fuoco erano intervenuti per oltre dieci casi di emergenze, dovute principalmente ad allagamenti di garage e seminterrati. Tra questi, vi è anche il garage della casa di Alessandro Benetton e della moglie Debora Compagnoni, in località Crignes, con l’acqua fino a oltre mezzo metro e le pompe dei vigili del fuoco fisse per tutta la mattina a liberare lo stabile dall’acqua.

Stessa cosa in varie altre parti di Cortina: Cianderies – zona già colpita la volta scorsa –, ma anche come Crignes, La Riva, Mortisa, Chiave. Questa volta la causa degli allagamenti è dovuta dalla tanta acqua che è caduta nella notte e nella mattinata. «Rispetto a quanto successo in provincia di Belluno e in Alto Adige a Cortina è andata bene» è il commento del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina. —





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