«Porta Carlo Alberto sotto il ponte vivono i senzatetto»

Acampora (Fratelli d’Italia) ne ha segnalato uno alla polizia «È un problema di sicurezza, ma anche di degrado urbano»

«Il ponte di porta Carlo Alberto è diventato un ricovero per i senzatetto». A lanciare l’allarme è Davide Acampora, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, che ieri mattina ha chiamato la polizia proprio perché si è imbattuto in uno di loro: «Stavo passando in bicicletta in via Carlo Alberto», racconta Acampora, «quando ho notato un individuo calarsi giù dal ponte con un sacchetto, senza vederlo più risalire. Sono rimasto di stucco, poi ho contattato immediatamente le forze dell’ordine, che sono tempestivamente intervenute e hanno provveduto a far risalire la persona in questione dal fossato delle mura. Si trattava di uno sloveno di circa trent’anni che si era accampato sotto il ponte, con uno zaino e del cibo».

Insomma, si trattava di un vero e proprio senzatetto, che aveva stabilito la sua dimora provvisoria a porta Carlo Alberto. Acampora teme non si tratti di un caso isolato. Ma non solo: «A questo punto è necessario intensificare i controlli su tutto il territorio comunale», dice il consigliere di Fratelli d’Italia, «Bisogna aumentare la sicurezza non abbassando mai la guardia. Se il senzatetto anziché essere un povero disperato in cerca di un riparo fosse stato un malintenzionato, l’epilogo sarebbe stato diverso. A mio parere sarebbe quindi opportuno effettuare un’operazione di ispezione di tutti quei luoghi nascosti della città, non bisogna tralasciare alcun particolare».

Acampora presenterà «al più presto» una interrogazione in consiglio, appunto per chiedere alla giunta comunale quali siano «le attività che ha intenzione di portare avanti insieme alle forze dell’ordine per intensificare la sicurezza in città, anche alla luce dei nuovi risvolti internazionali, ossia dell’escalation del terrorismo».

Ma più in generale è una questione di degrado, per la zona delle mura. È infatti solo di poche settimane fa la segnalazione del capogruppo della Lega sempre ai Trecento, Mario Conte, in merito ad alcuni immigrati che, a più riprese, erano stati avvistati a porta Fra’ Giocondo intenti ad espletare bisogni corporali, in pieno giorno. Per non parlare delle segnalazioni legate al degrado dei giardini pubblici: quelli di piazzetta Sant’Andrea, meta di drogati, alcolisti e baby gang; ma anche quelli di fronte alla stazione dei treni, in piazzale Duca D’Aosta, che spesso si trasformano in bivacchi, ma anche in bagni pubblici improvvisati all’aperto.

Alessandro Zago

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