Scuola in lutto, muore a 48 anni la professoressa Elena Ortolani
Elena Ortolani era docente di matematica e scienze naturali alle scuole medie di Ponzano. Il funerale in forma privata

Il suo sorriso si è spento per sempre venerdì sera, in una stanza della casa dei Gelsi, l’hospice dell’Advar.
Aveva solo 48 anni, Elena Ortolani, docente di matematica e scienze naturali alle scuole medie di Ponzano.
Oggi, giorno dell’estremo saluto in forma strettamente privata, ne avrebbe compiuti 49.
La malattia è stata più forte, in questi anni.
L’aveva anche costretta a lasciare l’amatissimo insegnamento, la cattedra di Ponzano dov’era entrata in ruolo, lo scorso decennio.
Era tornata ad insegnare dopo un curriculum di ricchissime esperienza professionali, dai laboratori degli enti pubblici all’industria alimentare, specie quella delle acque minerali e delle bibite..
Ma Elena non aveva mai ceduto, anzi. «L’energia che ha messo nell’affrontare gli interventi e le terapie era straordinaria, così come la sua positività», dice chi la conosceva bene, «aveva una profonda convinzione, era una donna tenace e forte».
Vasto il cordoglio, sia nel mondo scolastico che negli ambienti professionali dove aveva lavorato.
Dopo la laurea in Scienze Biologiche, indirizzo ecologico, conseguita all’Università di Padova nel 2001, aveva ottenuto l’abilitazione alla professione di biologa: era entrata a San Giorgio in Bosco, all’Acqua Vera SanPellegrino, quindi era passata alla PepsiCo-Gatorade, al controllo qualità.
Nel 2008 era quindi entrata all’Arpav, l’agenzia ambientale della Regione.
Nel 2011 una prima scelta per l’insegnamento alle medie, ma successivamente era tornata a lavorare in laboratorio alla San Benedetto a Scorzè; infine la scelta definitiva dell’insegnamento e l’ingresso in ruolo nel 2013.
Donna di grande rigore e competenza, univa alla professionalità una particolare dedizione.
Sconvolte le colleghe della scuola media di Ponzano e dell’istituto comprensivo.
«Da qualche anno non insegnava, per la malattia, e non ci sono oggi suoi studenti nella scuola», dicono, «ma la traccia che ha lasciato negli anni precedenti, per l’entusiasmo e lo spirito con cui affrontava l’insegnamento, è stata molto profonda». Alcune colleghe le sono state vicino fino all’ultimo, venerdì pomeriggio.
«Era contagioso il suo sorriso, meraviglioso, era contagiosa la sua voglia di vivere, era contagiosa la sua energia», dicono, affrante e addolorate.
Lascia, nella casa di Santa Bona, il marito Luca, sposato quest’estate dopo una lunga convivenza, come estremo gesto d’amore, la mamma Adriana, il fratello Marco, unitamente agli altri parenti.
Le esequie della docente, per volontà dei familiari, si terranno oggi in forma strettamente privata, poi la salma verrà cremata.
La famiglia intende rivolgere un particolare ringraziamento all’ equipe Cure Palliative, all’Advar, al dottor Bortolussi e ai suoi collaboratori per l’aiuto e le cure prestate.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso