Pieve di Soligo e Refrontolo, videosorveglianza in funzione dopo due anni di attese e ritardi

Finalmente il nuovo circuito di telecamere di sicurezza entrerà in funzione da novembre

PIEVE DI SOLIGO. Nuovo sistema di videosorveglianza per Pieve di Soligo e Refrontolo: a due anni dal bando e dopo una serie di intoppi lungo il percorso, finalmente il nuovo circuito di telecamere di sicurezza entrerà in funzione dalla prossima settimana.

«Tutte le apparecchiature, dotate di scanner “targa system”, sono già state installate. Ora i tecnici stanno procedendo al collaudo dell’intero sistema – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Negri – Nei prossimi giorni il circuito entrerà in funzione. Siamo entusiasti di poter annunciare il completamento di questo importante progetto con l’auspicio possa essere un deterrente ai crimini nei nostri territori. È stata una strada non senza insidie, quella per giungere a questo risultato, ma ora ne siamo più che orgogliosi».

Le videocamere sono state posizionate sui varchi d’accesso ai due comuni: cinque in territorio pievigino (lungo via Conegliano; via del Lavoro; via Cal Zattera; via Schiratti, sul confine con Farra di SoligoI e in via Vallata) e due su suolo refrontolese (via Cavalieri di Vittorio Veneto e in via Crevada, sulla SP38).

La progettualità di questo nuovo sistema, sviluppato e finanziato in compartecipazione con il Comune di Refrontolo con cui Pieve di Soligo condivide il servizio di polizia Locale, ha subito diversi rallentamenti dal giugno 2018, quando il bando da 206 mila euro è stato assegnato.

Di mezzo infatti, a far dilatare sensibilmente i tempi di fornitura, c’è stato prima l’intervento del Mercato elettronico della pubblica amministrazione che aveva bloccato l’esito della gara ritenendo l’offerta al ribasso di oltre il 38 per cento della F.G.S. srl di Bergamo – vincitrice del bando – “sospetta”.

A questo conseguirono due determine emanate dagli enti comunali, con la revoca del contratto e l’assegnazione dell’intervento alla seconda classificata, la Servizi telematici telefonici Srl di Seregno: decisione motivata anche da alcuni punti prettamente tecnici, per cui l’offerta della prima era da ritenersi non in linea con le richieste progettuali. Ne è scaturito, a cascata, il ricorso mosso dalla ditta bergamasca contro la riassegnazione. Qualche mese fa però, il giudice ha sentenziato a favore della STT che ha potuto così partire con l’installazione degli hardware. —


 

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